Olimpiadi invernali 2026, Innsbruck lancia il salvagente a Cortina

Il sindaco del capoluogo tirolese Willi propone di utilizzare la pista da bob già esistente per le gare con un costo irrisorio (15 milioni) rispetto agli oltre 100 del rifacimento dell’impianto bellunese.

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Olimpiadi invernali 2026
Il sindaco di Innsbruck, Georg Willi.

Innsbruck lancia un salvagente agli organizzatori delle Olimpiadi invernali 2026 alle prese con il continuo aumento dei costi, proponendo di utilizzare la pista da bob di Igls già esistente per la disputa delle gare olimpiche risparmiando così gli oltre 100 milioni necessari per il rifacimento dell’impianto di Cortina, destinatoad un rapido ammaloramento per poco uso – così come già accaduto per l’impianto di Torino – ad Olimpiadi 2006 concluse, trasformando così l’evento sportivo delle Dolomiti in un evento delle Alpi.

A seguito di un incontro con una delegazione dei Verdi tirolesi e veneti, il sindaco di Innsbruck, Georg Willi, ha messo a disposizione gli impianti tirolesi per la disputa delle gare di bob per le Olimpiadi invernali 2026. A livello di costi, l’impiantotirolese necessita di interventi per soli 27 milioni di euro (già finanziati a quote paritarie da Austria, Tirolo e città di Innsbruck) per il completamento della parte finale della pista, con la messa in funzione di un tratto che garantisca la fermata in sicurezza dei bob. Willi ha calcolato che gli organizzatori italiani potrebbero sfruttarel’impianto previo un contributo economico valutabile in circa 15 milioni di euro per migliorare la parte relativaa tribune e attrezzature.

Uno scenario di collaborazione a lungo termine, secondo la visione di Willi, perché l’impianto tirolese potrebbe essere la palestra di allenamento dei 35 atleti italiani che praticano la disciplina ad alto livello.

L’offerta tirolese è già stata recapitata all’amministratore delegato della Fondazione Milano-Cortina 2026, Andrea Varnier, per valutare la proposta, che costituisce sicuramente un grande, concreto passo avanti rispetto alla ricostruzione della pistaMonti” di Cortina, che rischia di trasformarsi rapidamente in un monumento allo spreco fortissimamente voluto dall’ego del governatore del Veneto, Luca Zaia, pronto a buttare sul fuoco dello scialo una cifra tra i 100 e i 120 milioni di euro – rispetto agli iniziali 70 milioni ipotizzati all’atto della candidatura -, anche in considerazione che a Cortina i ritardi si stanno accumulando vistosamente.

I 168 km di distanza che separano Cortina da Innsbruck non dovrebbero costituire un problema, ma costituireun vantaggio per passare da delle Olimpiadi delle Dolomiti a delle Olimpiadi delle Alpi.

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