Sinner ha già vinto la gara alle sponsorizzazioni

Per il cittadino monegasco dalla fine del 2020 punta a 30 milioni di guadagno all’anno, oltre ai premi sportivi. Solo il contratto decennale co Nike vale 150 milioni.

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Anche se per il giovane tennista di origini altoatesine ma ormai naturalizzato nel Principato di Monaco per evidenti ragioni fiscali – similmente a tanti altri campioni dello sport, osannati dal pubblico, ma riluttanti a onorare i loro doveri con il fisco italiano – ha mancato la vittoria finale alle Atp Finals di Torino, Jannik Sinner ha però già vinto la gara per le sponsorizzazioni, con un bottino di tutto rispetto a soli 22 anni di età.

Già nel 2021 Sinner si è piazzato ai primi posti mondiali nel mercato delle sponsorizzazioni sportive, con collaborazioni tecniche e commerciali che gli garantivano entrate stimate di 20 milioni di dollari, con la possibilità di raddoppiarli in caso di un successo alle gare torinesi e considerando anche i vari bonus e premi partita.

Nella primavera 2022, Sinner ha rinnovato per una durata decennale il contratto con Nike del valore complessivo stimato di circa 150 milioni di dollari in cambio di diventare l’ambasciatore globale del marchio di abbigliamento sportivo americano assieme allo spagnolo, già numero uno del mondo, Alcaraz, pure lui come l’altoatesino monegasco poco più che ventenne, in sostituzione dei precedenti testimonial, Rafa Nadal e Roger Federer.

L’essere giunto secondo ma con il viatico di raggiungere il vertice già il prossimo anno alle FInals di Torniopotrebbe infittire il già lungo elenco di sponsor principali di Sinner, che oggi può contare sul supporto di marchi globali del lusso come Gucci e Rolex, oltre che di numerose aziende italiane come Lavazza, Parmigiano Reggiano, Alfa Romeo, Fastweb, Technogym, Intesa Sanpaolo, Pigna e Panini, che tutte assieme valgono nel 2023un introito stimabile tra i 5 e i 6 milioni di euro.

Esperti delle sponsorizzazioni stimavano una vittoria di Sinner alle Finals di Torino come un viatico per rinegoziare gli accordi di supporto esistenti, partendo da un fisso non inferiore ai 2 milioni di euro per ciascunodegli sponsor di primo livello, tanto da proiettarlo verso la soglia dei 30 milioni di dollari annui di guadagno, forte anche del milione abbondante di seguaci che lo seguono sui canal social.

Tornando ai soli premi sportivi, nel 2023 Sinner prima delle gare di Torino aveva accumulato premi per 5,7 milioni di dollari, cui si devono aggiungere gli incassi piemontesi per circa altri 4 milioni di dollari (ogni vittoria nel girone vale 390.000 dollari e il successo in semifinale 1,1 milioni, mentre la conquista della finale vale 2,2 milioni contro i 4,8 della vittoria finale, quest’ultima sfumata).

Cifre tutt’altro che banali, su cui il fisco italiano naturalmente non può reclamare nulla, complice la sua notoria ingordigia per tutti i “ricchicolpevoli di guadagnare più di 50.000 euro l’anno con la tagliola del 43%, mentre grazie alla mano leggera del fisco del Principato monegasco l’ex altoatesino può godersi praticamente interamente il frutto delle sue meritate fatiche.

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