Italia dei 7.896 comuni, 70% sotto I 5.000 abitanti

Il cammino delle fusioni tra le piccole amministrazioni prosegue, ma è ancora lungo. Analisi della Fondazione Think Tank NordEst.

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italia dei comuni

Dal 22 gennaio prossimo, l’Italia dei comuni scenderà a 7.896 municipi grazie al processo di fusione tra le amministrazioni comunali che prosegue, ma troppo lentamente, come evidenzia una ricerca della Fondazione Think Tank NordEst.

La diminuzione dei municipi è un processo cominciato all’inizio degli anni Duemila: il numero massimo dei comuni si è registrato nel 2001, quando erano 8.101; da allora c’è stata una diminuzione di 205 unità. Un processo lento, se confrontato con quello di altri Paesi europei: tra 2006 e 2023, mentre in Italia il calo è stato solamente del 2,5%, in Grecia la riduzione è stata del 68%, nei Paesi Bassi del 25%, in Germania del 13%, in Austria dell’11% e in Francia del 5%. Oggi l’Italia dei comuni è il quarto Paese europeo per numero di municipi, dietro a Francia, Germania e Spagna.

L’Italia dei comuni rimane quindi un Paese di piccole realtà, con quelli con meno di 5.000 abitanti sono ancora 5.521 (il 70% del totale), mentre 2.012 municipi hanno addirittura meno di 1.000 abitanti (il 25,5%). I comuni con meno di 5.000 abitanti mettono insieme complessivamente 9,7 milioni di abitanti, pari al 16,5% del totale nazionale. Invece, nei municipi con meno di 1.000 abitanti risiede poco più di un milione di persone, meno del 2% della popolazione italiana.

I piccoli comuni si trovano soprattutto nelle aree alpine ed appenniniche, ma sono presenti anche nelle basse pianure del Nord e in alcune aree del Meridione.

Il numero maggiore di comuni italiani è concentrato nel Nord del Paese: il 19% si trova in Lombardia e quasi il 15% in Piemonte; in queste due regioni ci sono più di 1.000 enti con meno di 5.000 abitanti. In Valle d’Aosta, capoluogo a parte, tutti i comuni sono di piccola dimensione, ma una percentuale molto significativa di piccoli municipi si registra anche in Molise (94,1%), Piemonte (88,6%), Trentino Alto Adige (85,8%), Sardegna (83,8%), Abruzzo (83%) e Basilicata (81,7%).

Grazie alle ultime fusioni realizzate in Veneto il numero dei municipi italiani è sceso sotto quota 7.900. Tra pochi giorni saranno istituiti i nuovi comuni di Setteville – derivante dall’aggregazione di Alano di Piave e Quero Vas, nel Bellunese – e Santa Caterina d’Este – formato dalla fusione di Carceri e Vighizzolo d’Este, nel Padovano – mentre, nel Vicentino, Sovizzo si è unito a Gambugliano mantenendo il nome “Sovizzo”.

In Veneto il numero dei comuni scende a quota 560: poco più della metà (286, pari al 51%) ha ancora meno di 5.000 abitanti, mentre 37 sono addirittura al di sotto della soglia dei 1.000 residenti.

In Friuli Venezia Giulia, i percorsi di fusione si sono arrestati da tempo ed il totale dei municipi è fisso a 215: ben 153 (il 71%) ha meno di 5.000 abitanti, mentre sono 52 gli enti con meno di 1.000 residenti.

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