Yogurt no all’impiego del latte in polvere nella produzione

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Soddisfazione dell’assessore all’agricoltura della regione Veneto

Grazie all’impegno dei deputati veneti della Lega Nord Corrado Callegari e Sebastiano Fogliato, la Commissione agricoltura della Camera dei deputati ha bloccato la possibilità di produrre yogurt ricorrendo al latte in polvere, alterando così il metodo tradizionale di produzione italiano che parte sempre dall’utilizzo di materia prima fresca, a vantaggio della genuinità e della tracciabilità del prodotto.

La votazione della Commissione parlamentare è stata salutata con soddisfazione dall’assessore regionale all’agricoltura della regione Veneto, Franco Manzato: “con questa votazione si è impedito che venisse legalizzata anche in Italia la poroduzione di yogurt con il latte in polvere, tutelando la produzione locale e il lavoro di migliaia di produttori agricoli il cui reddito in caso contrario avrebbe subito un duro colpo”.

Franco ManzatoPer l’assessore regionale Manzato “sarebbe oltremodo doveroso che sulle etichette degli yogurt, specie di quelli prodotti all’estero, venisse espressamente indicato il metodo di produzione, in modo da consentire al consumatore di fare una scelta a ragion veduta”. Per Manzato “in Parlamento sono stati sconfitti i gruppi di pressione economica che tentano far legalizzare soluzioni che servono solo a creare utili, ma che compromettono l’immagine del ‘Made in Italy’, che è una ricchezza per il Paese. Ma più in generale siamo stufi che il futuro dei nostri produttori agricoli e il loro reddito debbano dipendere da motivazioni extra agricole. Siamo stufi che si attenti alla tipicità del prodotto italiano dentro e fuori i confini nazionali. Siamo stufi che i consumatori vengano tenuti all’oscuro di quanto si vorrebbe decidere o si è deciso sulle loro spalle, a loro insaputa e nelle loro tasche. Vogliamo semplicemente che venga tutelata la nostra qualità –ha detto ancora l’assessore – che tutto avvenga alla luce del sole e che di tutto si dia puntuale informazione ai cittadini, chiarendo in etichetta ogni equivoco, compresa la destinazione degli alimenti che entrano nel nostro Paese”. E per evitare truffe sempre possibili, Manzato rilancia la sua proposta di tracciare con coloranti il latte in polvere ad uso zootecnico.