In Friuli Venezia Giulia nasce l’associazione “Amici del Picolit” per promuovere il vino autoctono, in attesa del riconoscimento della sottozona

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Violino: “iniziativa lodevole che ha il supporto della Regione”

Promuovere il Picolit e soprattutto ottenere la denominazione della sottozona “Savorgnano”: questi sono solo due degli obiettivi che la neonata associazione “Amici del Picolit” per i prossimi mesi che si è presentata nella Sala Pasolini nel Palazzo della regione di Udine alla presenza dell’assessore regionale all’agricoltura Claudio Violino.

L’associazione, nata dopo una precedente esperienza di alcuni produttori del comune di Povoletto e in particolare della frazione di Savorgnano del Torre, raccoglie 33 produttori vitivinicoli siti nel comune, tutti consociati con il comune obiettivo di fare sinergia: questa la parola chiave che ha portato i produttori ad unirsi in associazione, per far fronte non solo al momento di crisi che ha colpito anche questo settore ma, soprattutto per cercare di promuovere un prodotto di grandissima qualità e per aumentare nei produttori la consapevolezza di poter offrire un prodotto di alta gamma.

L’associazione si compone di 33 produttori consociati – quasi tutti produttori di Picolit, oltre che ad altri vini – di un vero e proprio consiglio direttivo formato da nove persone, di cui 7 sono giovani sotto i trentacinque anni e di un presidente, unica donna, Francesca Ciani. Proprio la neo presidente di “Amici del Picolit” sottolinea come “il compito di questa associazione è fare promozione di filiera, perché vogliamo riuscire a valorizzare il territorio attraverso tutti i prodotti tipici locali, non solo con il Picolit”.

Alla presentazione è intervenuto anche l’assessore regionale all’agricoltura, Claudio Violino, per il quale “riusicre a fare massa critica in un momento come questo è un risultato importante ed incoraggiante per il settore agricolo. L’importante e che realtà come queste siano da esempio e che anche il territorio di Povoletto, e di Savorgnano in particolare, possano acquistare valore dal punto di vista economico e, soprattutto storico culturale”. Il riferimento è alla famiglia Savorgnan, che da il nome proprio alla frazione del comune.

Il Picolit, vitigno autoctono, è un vino proveniente proprio dalla zona dei Colli Orientali: è proprio grazie all’aiuto del Consorzio Friuli Colli Orientali che l’associazione punta ad ottenere la “sottozona” Savorgnano, a testimonianza della presa di coscienza che il prodotto proposto è davvero di qualità. A confermarlo anche il direttore del Consorzio Friuli Colli Orientali Mariano Paladin.

Picolit non è solo uva, ma anche cultura: attorno alla nuova associazione è nato anche il “Festival del Picolit”, manifestazione ancora in cantiere, ma che si preannuncia ricca non soltanto per i suoi risvolti enogastronomici. Accanto ai momenti di degustazione e di approfondimento sul Picolit, nella volontà degli amministratori di Povoletto c’è anche l’intenzione di abbinare un momento storico culturale non soltanto legato al Picolit ma alla storia stessa del territorio. Si racconta infatti che i famosi Romeo e Giulietta abbiano vissuto la loro storia d’amore in quel di Savorgnano, incontrandosi proprio nei pressi della torre presente a Savorgnano. Ed è stata così una scelta quasi spontanea far diventare il Picolit il “vino dell’amore”.