Nonostante l’incipiente Ferragosto, la politica in Veneto è più calda che mai/2

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Riviera del Brenta 2015 danni da tromba daria 3
Tornado e alluvioni in Veneto: il governo stanzia 31 milioni di euro per gli indennizzi. Zaia: «il pressing della Regione ha colto nel segno». De Menech: «Zaia cerca di prendersi il merito di provvedimenti del Governo»

 

Riviera del Brenta 2015 danni da tromba daria 3Ad innalzare la temperatura della politica del Veneto ci sono anche gli indennizzi per gli eventi calamitosi occorsi l’anno scorso in regione, quando tornado e alluvioni hanno fatto danni milionari. Dopo una lunga attesa, il Governo Renzi ha finalmente stanziato 31 milioni di euro per gli indennizzi parziali.

«Finalmente il pressing della regione Veneto ha fatto breccia e Roma comincia a pagare le spese per la ricostruzione. Dopo la stagione degli “zeri” assoluti, ora cominciamo a vedere la solidarietà del Paese». Il presidente della Regione Veneto Luca Zaia accoglie con soddisfazione la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della delibera del Consiglio dei ministri che, sulla base della Legge di stabilità 2016, dà copertura al 50% dei danni causati dagli eventi calamitosi che si sono verificati in Veneto, a partire dalla primavera 2013 sino ad agosto 2015 e che sono stati oggetto di dichiarazione dello stato di emergenza da parte del Consiglio dei ministri. Danni che il commissario per le calamità in Veneto ha documentato, sulla base della ricognizione effettuata dalle amministrazioni comunali, ammontare – per i soli privati –  a 62 milioni di euro. Tra gli eventi calamitosi oggetto dell’intervento governativo sono ricompresi il tornado che l’8 luglio 2015 ha devastato la Riviera del Brenta causando anche una vittima e le frane del 4 agosto di un anno fa che hanno interessato il Cadore e provocato la morte di tre turisti. I fondi nazionali sono destinati a coprire fino all’80% dei danni subiti dagli immobili “prima casa di proprietà” e fino al 50% del fabbisogno per le attività produttive.

«Siamo soddisfatti – sottolinea Zaia – per aver ricevuto, dopo tante pressioni, la dovuta attenzione da parte del governo nazionale nei confronti di questa porzione del paese che, tra nubifragi, tornado e frane, ha subito devastazioni e danni ingenti. L’intesa, che domani firmerò, mette a disposizione un primo pacchetto di risorse per coprire i gravosi oneri della ricostruzione. Dopo tante promesse, questa è la prima tornata di fondi statali per le grandi emergenze destinata al Veneto, dopo gli aiuti stanziati per l’alluvione del 2010 che ha messo in ginocchio il Veneto centrale. Ma continueremo a premere affinché tutti i danni vengano risarciti, ma soprattutto cambi l’atteggiamento complessivo e la normativa nei confronti delle calamità».

Il canto di vittoria del Governatore del Veneto non va giù al segretario regionale del PD veneto, il deputato Roger de Menech che verga una piccata nota di precisazione: «il Governo Renzi aiuta concretamente le popolazioni colpite da calamità naturali». «Nel tentativo del presidente della Regione di arrogarsene i meriti c’è purtroppo tutta l’inconsistenza della sua amministrazione. Quello del Governo è infatti un provvedimento coerente con gli impegni presi dallo Stato e dal Parlamento su cui le fantomatiche sollecitazioni del presidente veneto sono del tutto ininfluenti. Vuole forse farci credere che senza i suoi lamenti Parlamento e governo non avrebbero stanziato i fondi di ristoro per i danneggiati? Se invece di protestare sempre l’amministrazione regionale si impegnasse – continua De Menech – a fare quanto di sua competenza, come per esempio i progetti per mettere in sicurezza il territorio, forse il livello di dialogo e confronto tra Veneto e Stato riuscirebbe a fare un salto di qualità e, magari, a produrre risultati più efficaci o più celeri. Per amministrare, servono responsabilità e il coraggio di prendere decisioni, talvolta scomode, giudicare le azioni degli altri o prendersene il merito non solo non aiuta, ma squalifica e sminuisce tutti i veneti».

Zaia fa spallucce e rilancia annunciando un fondo mutualistico contro i danni del maltempo, da istituirsi su base volontaria, avendo come modello la cultura solidaristica veneta. E’ questa la proposta alla quale sta lavorando il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, per avere una “cassa” di pronta emergenza che riesca a garantire indennizzi e risarcimenti a chi viene colpito dai cosiddetti “eventi catastrofali”. 

«Ogni anno grandi piogge, alluvioni e tracimazioni, trombe d’aria, frane, grandinate e nevicate, causano in media 3 miliardi di danni a privati, imprese, e opere pubbliche nella penisola. Ci dovrebbe pensare il Governo a istituire una copertura assicurativa “multirisk” anticatastrofe – ha premesso il presidente del Veneto –. Ma visto che il Governo non lo fa, dobbiamo inventarci un nostro strumento. Stiamo pensando a una formula mutualistica, non obbligatoria, non concorrenziale alle compagnie assicurative. Se ogni nucleo abitativo aderisse alla nostra proposta, versando una quota simbolica di 50 euro, avremmo a disposizione un fondo annuale di 150 milioni di euro per ristorare chi è stato danneggiato da grandi eventi calamitosi».

La Regione si propone come gestore unico del fondo. «La formula va studiata bene – ha aggiunto Zaia – dovremo definire regole, capitolato, categorie di accesso, parametri di valutazione degli eventi atmosferici. Una quota del fondo dovrebbe essere vincolata a impieghi con rientro cadenzato, come i fondi di rotazione, e una parte invece dovrebbe essere erogata in via diretta agli aderenti, in misura proporzionale ai versamenti fatti e ai beni interessati, alla chiusura dell’esercizio annuale. E’ uno strumento innovativo – ha concluso  il presidente – che potrà avere successo nella misura in cui i veneti ci crederanno. Si avrà accesso agli indennizzi risarcitori solo se si aderirà al fondo anticalamità, secondo la logica assicurativa. Ma non sarà un’assicurazione, solo un patto di mutuo aiuto tra tutti i Veneti».