Bressa: «stop al monopolio informativo del gruppo Athesia in Trentino Alto Adige»

Il senatore del gruppo per le Autonomie eletto a Bolzano propone di sospendere il finanziamento pubblico per le minoranze. «Indispensabile ripristinare il pluralismo, con una soglia al 50% della proprietà». 

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monopolio informativo

In Trentino Alto Adige esiste un fortissimo problema di monopolio informativo in capo al gruppo Athesia che è titolare del 100% dei quotidiani di lingua italiana e dell’80% di quelli in lingua tedesca, oltre a numerose radio, siti web e pubblicazioni periodiche minori, senza considerare il fatto che il gruppo Athesia permea pesantemente sia il tessuto politico (con il suo “patron” Michl Ebner più volte deputato ed eurodeputato della Svp, oltre che presidente della Camera di commercio di Bolzano) ed economico (fortissima presenza nel turismo con alberghi, terme e impianti di risalita) della Regione.

Del problema si è fatto carico il senatore del gruppo per le Autonomie eletto a Bolzano, Gianclaudio Bressa, intervistato in questa puntata di “Focus” di “ViViItalia Tv” dall’esperto di comunicazione e analisi politica, Gianfranco Merlin, e dal direttore de “Il NordEst Quotidiano”, Stefano Elena, che ha presentato alla Finanziaria 2022 un paio di emendamenti volti a togliere il contributo pubblico erogato dallo Stato all’editoria delle lingue minoritarie fintantoche non viene ripristinato il pluralismo a livello locale, che per il gruppo Athesia significa fare a meno dei 6 milioniche riceve ogni anno.

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«Il problema è che la legge Gasparri ha regolato le situazioni monopolistiche dell’informazione a livello nazionale, stabilendo una soglia del 20% del mercato editoriale, mentre ha tralasciato completamente la situazione locale, che prima era regolata con una soglia del 50% dei vari media – dice Bressa -. Con gli emendamenti che ho presentato intendo ripristinare la soglia del 50% valevole a livello locale per risolvere la pesante situazione informativa esistente in Trentino Alto Adige, dove esiste praticamente una sola linea editoriale e di pensiero che soffoca tutte le altre voci».

Se approvati, i due emendamenti di Bressa avrebbero un effetto dirompente sul panorama editoriale locale, con il gruppo Athesia costretto a dismettere parte delle proprie testate per rientrare nelle soglie. Non è un mistero che in queste ore i vertici del gruppo Athesia e molti esponenti politici della Svp siano particolarmente attivi nel cercare di insabbiare le proposte avanzate, anche perché il principale quotidiano in lingua tedesca, il “Dolomiten” è di fattoun organo di partito a disposizione della Svp e degli interessi politici ed economici del suo vertice.

La proposta di Bressa, oltre che del Pd, dovrebbe trovare appoggio anche da parte della Lega e del Movimento 5 stelle che in passato avevano criticato pesantemente la situazione di monopolio informativo esistente in Trentino Alto Adige. Si vedrà se avranno la meglio le pressioni della corazzata Athesia-Svp o quelle della democrazia e del dirittoad una libera e plurale informazione.

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