“ArtBonus”: il Veneto secondo per le donazioni da mecenatismo culturale

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Sul podio Lombardia e Piemonte. Franceschini: «ottimo risultato. Necessario chiudere il divario Nord/Sud»

logo ArtBonusCon 30.392.678 di euro erogati da 352 mecenati in favore di 114 interventi, il Veneto è la seconda regione in Italia per le donazioni ricevute attraverso il sistema “ArtBonus”, l’utilizzo dell’agevolazione fiscale introdotta dal Governo per incentivare il mecenatismo culturale.

Dalla sua entrata in vigore, l’ArtBonus è stato utilizzato da 6.345 mecenati che hanno donato 200.016.780 euro per 1.323 interventi a favore del patrimonio culturale italiano. Al primo posto la Lombardia con quasi 73 milioni di euro, al terzo il Piemonte con 28 milioni di euro. 

«Numeri significativi – sottolinea il ministro dei Beni culturali, il ferrarese Dario Franceschini – che confermano l’efficacia di una misura importante dal punto di vista materiale, perché con queste risorse si finanzia la cultura e il recupero del patrimonio, ma importante soprattutto dal punto di vista educativo perché sta introducendo nel nostro Paese la cultura del mecenatismo. Va superato il divario troppo alto tra Regioni. In particolare spero che le grandi imprese decidano di fare scelte di Art Bonus nel mezzogiorno, anche per colmare il divario di forza dei sistemi produttivi Nord/Sud». 

L’ArtBonus, introdotto nel 2014 con la sua agevolazione del 65% è attualmente una delle più vantaggiose misure fiscali per incoraggiare il mecenatismo presente in Europa. Inizialmente previsto per finanziare: interventi di manutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici; sostegno a istituti e luoghi della cultura pubblici, Fondazioni lirico sinfoniche, Teatri di tradizione; realizzazione, restauro e potenziamento di strutture di enti e istituzioni pubbliche dello spettacolo; con la nuova legge sullo spettacolo dal vivo, è stato esteso a tutti teatri. Grazie a questa ultima novità legislativa anche le orchestre, i teatri nazionali, i teatri di rilevante interesse culturale, i festival, i centri di produzione teatrale e di danza, i circuiti di distribuzione potranno avvalersi del vantaggioso credito d’imposta.