E’ il Veneto Candido Portinari il pittore più famoso del Brasile

La Regione d’origine omaggia il figlio di un bracciante di Chiampo emigrato nel "Nuovo Mondo". 

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Candido Portinari

Il pittore brasiliano più famoso e celebrato nel mondo, Candido Portinari, è un veneto, figlio di una ragazza di Bassano, Domenica Torquato, e di Giovan Battista, un bracciante agricolo di Chiampo emigrato nel “Nuovo mondo” per trovare lavoro nelle piantagioni di caffè.

A Palazzo Balbi due assessori, le titolari delle deleghe ai Veneti nel mondo, Emanuela Lanzarin, e alla Scuola e formazione, Elena Donazzan, hanno incontrato il figlio di Candido Portinari, il professor Joao Portinari, rendendo così pubblico omaggio all’artista nato nel 1903 e scomparso nel 1962 a Rio de Janeiro che, con la sua opera, è diventato la gloria nazionale del Brasile e l’“ambasciatore” dell’arte contemporanea sudamericana nel Palazzo di Vetro dell’Onu di New York con il monumentale pannello “Guerra e Pace”.

A Portinari, le cui opere figurano nella Biblioteca del Congresso di Washinghton e in molte delle più importanti collezioni d’arte contemporanea, sono dedicate vie, piazze, parchi, scuole, auditorium, anche una banconota da 5.000 cruzeiros emessa dalla Banca centrale del Brasile. In Veneto, la nativa Chiampo, che gli ha intitolato la scuola primaria e relativa via, ora attribuisce la cittadinanza onoraria al figlio, docente emerito di matematica all’università cattolica di Rio de Janeiro.

«Il genio e il successo di Portinari sono l’emblema della straordinaria avventura umana, sociale ed economica dei veneti e della loro apertura al mondo, nonché lo specchio di quell’intraprendenza e tenacia che contraddistingue la storia dell’emigrazione italiana tra Otto e Novecento», ha commentato Donazzan, che ha donato al figlio dell’artista il catalogo dell’opera palladiana nel mondo, «un altro grande veneto che ha fatto scuola nel mondo intero».

«Per iniziativa della Regione l’emigrazione veneta e le grandi figure dei veneti nel mondo ora entrano anche nei programmi scolastici dei bambini e dei ragazzi veneti – ha ricordato l’assessore Lanzarin –. Una figura così rilevante come Candido Portinari troverà sicuramente luogo e occasione per essere riscoperta, superando i confini delle terre vicentine che hanno dato i natali ai suoi coraggiosi genitori».

A tenere viva l’eredità artistica e culturale di Candido Portinari è la Fondazione “Projeto Portinari” (http://www.portinari.org.br/), che ha sede a Rio de Janeiro, ma propri rappresentanti anche in Italia. Tra i progetti in cantiere c’è l’idea di realizzare in Italia, preferibilmente in Veneto, una personale di Portinari, che faccia sintesi delle tante opere di proprietà privata sparse per il mondo. L’unica mostra a lui dedicata in suolo italiano si è svolta nel 1963, nel Palazzo reale di Milano, subito dopo la sua morte, avvenuta a causa dei colori a piombo usati per il mega-pannello nella sede Onu.