Giovani Giuliani nel mondo ricevuti in municipio dal sindaco di Trieste Dipiazza.

L'impegno a cercare insieme occasioni di crescita per le comunità e creare ponti tra la patria natia e i paesi dove vivono. 

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Giovani Giuliani nel mondo

Provengono da Argentina, Brasile, Uruguay, Sud Africa e Australia. Sono una quindicina di studenti universitari, discendenti da emigrati di origine giuliana, che partecipano allo stage formativo culturale, organizzato anche quest’anno dall’Associazione Giuliani nel Mondo, con il sostegno finanziario della Regione Friuli Venezia Giulia, giunto quest’anno alla sua ventesima edizione

Accompagnati dai vertici dell’Associazione Giuliani nel Mondo, con presidente Dario Locchi e il direttore Fabio Ziberna – presenti anche il presidente della Banca di Credito Cooperativo di Staranzano, Carlo Feruglio e una delegazione del gruppo anziani – gli ospiti sono stati accolti nella sala del Consiglio comunale di Trieste dal sindaco Roberto Dipiazza che ha voluto salutarli con un non formale messaggio di benvenuto.

Ricordando l’importanza di «tenere vive le radici con il proprio luogo d’origine», Dipiazza ha sottolineato «la positività di un’iniziativa che rinnova e attualizza un rapporto che può continuare ad offrire nuovi interessanti spunti di crescita per le nostre comunità». Il primo cittadino ha illustrato quindi le peculiarità di Trieste, dal rilancio dell’importante area del Porto Vecchio fino alle prospettive legate alla “Via della Seta” e ancora al valore di un sistema portuale che fa della nostra città il primo porto d’Italia e tra quelli di maggiore interesse a livello europeo. «A Trieste – ha concluso Dipiazza – ci sono grandi prospettive di sviluppo su cui stiamo lavorando, pensando soprattutto al futuro dei giovani».

Il presidente Locchi ha da parte sua ricordato l’importanza e il valore di questi stage, giunti alla ventesima edizione, e che risultano anche un’opportunità in più per stabilire contatti e occasioni di business tra Trieste, l’area giuliana e i Paesi di provenienza di questi giovani. Locchi ha ricordato infine che nel 2020 l’Associazione Giuliani del Mondo celebrerà i 50 annidi attività, un traguardo impegnativo ma allo stesso tempo stimolante e motivo di rinnovato e forte impegno per tutte le diverse realtà interessate e coinvolte.

Dopo visite ad Aquileia e Grado e in realtà come i cantieri di Monfalcone, l’Area di Ricerca e il Collegio del Mondo Unito, lo stage proseguirà fino a domenica 30 settembre. In programma un’altra fitta serie d’incontri con enti, istituzioni, realtà economiche, scientifiche, culturali e sociali che operano a Trieste e nell’area della Venezia Giulia.

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