A Trieste 83 nuovi alloggi di “housing sociale” nell’area ex Sadoch

Pizzimenti: «soddisfiamo così i bisogni di quella fascia di popolazione troppo ricca per l’edilizia popolare e troppo povera per il libero mercato».

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Housing sociale
Graziano Pizzimenti e Luisa Polli

Inaugurata a Trieste in viale Ippodromo 4, l’iniziativa immobiliare “Casa ad Hoc” del Fondo housing sociale Friuli Venezia Giulia che rende disponibili 83 alloggi e uno spazio commerciale di nuova costruzione da destinare prevalentemente alla locazione attraverso la formula dell’housing sociale.

L’operazione si rivolge a quella fascia di popolazione che non riesce a soddisfare il proprio fabbisogno abitativo accedendo al libero mercato ma, allo stesso tempo, non possiede nemmeno i requisiti per accedere all’edilizia pubblica popolare. «Un recupero straordinario reso possibile dall’intervento della Regione che, ancora una volta, conferma la propria attenzione alla casa come bene primario con un investimento che ha un effetto moltiplicatore sul mercato» ha detto l’assessoreal territorio del Friuli Venezia Giulia, Graziano Pizzimenti.

L’edificio, che un tempo ospitava la fabbrica cartotecnica Saul Sadoch, rappresenta oggi una testimonianza di considerevole valore storico per la città di Trieste. L’intervento ha permesso di riqualificare il fabbricato, edificato a fine Anni ’50 e rimasto inutilizzato a partire dagli Anni ’90, ricavando 83 unità abitative con relative pertinenze. Degli 83 alloggi di viale Ippodromo, 71sono destinati alla locazione a lungo termine (8-15 anni), con la possibilità di concordare il patto di futuro acquisto; 12 unità, invece, sono in vendita a libero mercato. Gli alloggi destinati alla locazione saranno assegnati attraverso un avviso per la raccolta di manifestazioni di interesse disponibile online (www.housingsocialefvg.it), curato dal gestore socio-immobiliare Casa Fvg, nel quale saranno indicati i criteri per l’assegnazione, tra cui capacità economica (Isee non superiore a 40.000 euro) e situazione soggettiva dei richiedenti.

Gli alloggi sono prevalentemente bicamere, ma sono presenti anche monocamere e tricamere per rispondere al meglio alle esigenze abitative dei diversi nuclei familiari della popolazione di Trieste. Sono dotati di terrazzi e di posti auto coperti, oltre a rispettare elevati standard energetici (classe A1/A2) che consentiranno agli inquilini di ottenere sensibili risparmi sui costi di gestione. I canoni di locazione vanno da 435 euro per mini di 70 metri quadrati commerciali a circa 590 euro al mese per un bicamere di 95 mq. Inoltre, sono presenti alcuni spazi comuni (spazi sociali) a disposizione gratuita degli inquilini, destinati alla socializzazione e al tempo libero.

«Il risultato raggiunto – ha affermato Pizzimenti – è molteplice. Innanzitutto per la riqualificazione di un’area rimasta dismessada decenni, con le inevitabili conseguenze di degrado che ciò comporta, e poi perché, grazie a questo intervento, si genera un effetto moltiplicatore: diamo un’adeguata soluzione abitativa a decine di famiglie e offriamo possibilità anche ai privati di generare mercato. Ritengo che la Regione – ha evidenziato Pizzimenti – abbia manifestato ancora una volta l’attenzione che poniamo per la casa quale bene primario per i cittadini e proseguiremo, se vi saranno le condizioni, a sostenere iniziative simili».

«La soluzione abitativa denominata social housing – ha commentato l’assessore comunale al territorio, Luisa Polli – è una soluzione innovativa che il comune di Trieste ha pensato di adottare per risolvere più problematiche con un unico progetto. Si è individuata una parte della città, bisognosa di riqualificazione e di rinascita, per trovare risposte residenziali a quella fascia di cittadini che non riescono a permettersi un alloggio sul libero mercato ma hanno un reddito troppo alto per le case popolari. Gente che, a fronte dell’attuale costo della vita, è afflitta dal disagio di non potersi permettere una casa dignitosa. La riconversione a utilizzo abitativo di due edifici del dismesso stabilimento cartotecnico Sadoch – ha aggiunto Polli – ci permette di approcciarci al problema casa in maniera innovativa considerando che porta vantaggi a tutta la cittadinanza, non solo a quella direttamente coinvolta nell’usufruire degli alloggi, e si valorizza un intero quartiere puntando sulla solidarietà e sulla sostenibilità ambientale».

Per Livio Cassoli, responsabile Gestione investimenti del Fondo investimenti per l’abitare, «l’inaugurazione dell’intervento ed il conseguente avvio della fase di ricerca degli inquilini rappresenta un momento importante per il Fondo Housing Sociale Fvg e per il Fia, da noi gestito, in quanto da oggi anche un’importante piazza come quella triestina entra a far parte delle localizzazioni in cui siamo presenti. L’iniziativa ha il forte pregio di rappresentare anche un esempio importante di rigenerazione urbana, aspetto sempre molto importante per il Gruppo Cassa depositi e prestiti impegnato su tutto il territorio con progetti sostenibili e aggiornati alle nuove esigenze abitative».

«Con questa nuova edificazione di social housing – è stato il commento di Sara Paganin, senior fund manager di Finint Investments Sgr e gestore del Fondo housing sociale Fvg – si compie un passo in avanti nella realizzazione della cosiddetta città pubblica intesa come una combinazione virtuosa di volumi, usi, significati e relazioni sociali che si attuano negli spazi dell’abitare. In questo contesto particolare, l’housing sociale è stato anche uno strumento di riqualificazione urbana, mediante il recupero di uno spazio in progressivo degrado dopo la chiusura dell’attività industriale dell’omonima fabbrica cartotecnica».

Il prossimo 20 ottobre si svolgerà l’open day per la presentazione al pubblico degli alloggi ai possibili assegnatari che, come ha spiegato Cristiano Cozzolino, responsabile del gestore sociale, potranno godere anche di una collaborazione con il cluster Arredo-Casa per agevolazioni sull’acquisto dell’arredamento direttamente dai mobilifici.

Il Fondo housing sociale Fvg gestito da Finanziaria internazionale investments Sgr spa, ha come principali sottoscrittori Cdp Investimenti Sgr spa (Gruppo Cassa Depositi e Prestiti) attraverso il Fondo Investimenti per l’Abitare che, ad oggi, ha investito oltre 60 milioni di euro, la Regione Friuli Venezia Giulia con un investimento pari ad 8 milioni di euro ed il circuito delle banche di Credito Cooperativo del territorio. Il portafoglio del Fondo, ad oggi, è composto da 15 iniziative realizzate o in corso di realizzazione sul territorio regionale per un totale di 554 unità abitative e 4 unità commerciali: 28 a Maniago, 54 a Pordenone, 15 a Pasiano di Pordenone, 31 a Remanzacco, 140 a Trieste, 203 a Udine, 20 a Lignano Sabbiadoro e 67 a Monfalcone.

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