A Roma incontro positivo tra il governo e i risparmiatori truffati dalle banche

Bitonci: «nella legge di Bilancio 2019 il fondo da 1,5 miliardi di euro per i risarcimenti». 

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risparmiatori truffati dalle banche

Nuovo passo avanti nella vicenda dei risparmiatorisbancati” a causa dell’azione poco trasparente di alcuni amministratori delle banche finite travolte dal dissesto, come Banca Etruria, Veneto Banca e Popolare di Vicenza.

«Oggi abbiamo ricevuto le associazioni dei risparmiatori truffati dalle banche. Dopo averli ascoltati e tranquillizzati in merito alle loro problematiche, abbiamo garantito loro il ristoro per il danno ingiustamente subito, che approveremo a breve nella legge di Bilancio per il 2019 tramite un apposito fondo dotato di risorse finanziarie adeguate» dicono i sottosegretari al ministero dell’Economia e delle Finanze, Alessio Mattia Villarosa (M5S) e Massimo Bitonci (Lega).

Secondo Bitonci e Villarosa «a differenza delle misure adottate dai precedenti governi, il fondo di ristoro, che sarà istituito nello stato di previsione del MEF, avrà le seguenti caratteristiche: una dotazione finanziaria che potrà attingere alle ingenti risorse del fondo conti dormienti, valutate in circa 1,5 miliardi di euro, disponibili man mano che matureranno gli effetti della prescrizione; un rimborso pari al 30% dell’importo liquidato nelle sentenze del giudice o nelle pronunce dell’arbitro, comprensivo di rivalutazione monetaria e interessi legali e con il limite massimo di 100.000 euro; modalità semplificate per la presentazione dei ricorsi e per l’adozione delle relative pronunce, con il termine per la presentazione dei ricorsi che scadrà il 30 aprile 2019; percorsi privilegiati per i risparmiatori in pensione o titolari di situazioni reddituali inferiori a 35.000 euro annui; il monitoraggio delle erogazioni da parte del MEF, al fine di consentire un incremento delle risorse occorrenti, in caso di incapienza della dotazione finanziaria del fondo, nonché per aumentare la misura percentuale dei rimborsi se le risorse lo permetteranno».

Soddisfatto del lavoro fin qui svolto il padovano Bitonci: «avrei voluto fare di più, ma questo è il primo passo nella giusta direzione. Non escludo che nel futuro ci possano essere altre risorse per intervenire ulteriormente a sostegno dei risparmiatori “sbancati”».

Le risorse per ristorare meglio i risparmiatori truffati dalle banche ci sarebbero anche state, ad iniziare dai dieci miliardi messi sul piatto del neo assistenzialismo di Statofortissimamente voluto dal M5s, ma la ragion politica del contratto di governo pentaleghista ha avuto la meglio. I cittadini del Nord saranno così mazziati (derubati dei loro risparmi) e cornuti (costretti a pagare fior di tasse per mantenere disoccupati cronici, zingari e immigrati vari).

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