Aeroporto di Venezia: dalla Bei 150 milioni per l’ampliamento

Finanziato il raddoppio dell’aerostazione, il terzo hub italiano. Investimento pronto per le Olimpiadi invernali Cortina-Milano 2026. 

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Con un finanziamento di 150 milioni di euro, la Banca europea per gli investimenti (BEI) sostiene lo sviluppo dell’Aeroporto di Venezia, terzo scalo internazionale in Italia per traffico passeggeri. L’operazione è stata perfezionata a Venezia tra il vice presidente della BEIDario Scannapieco, e il presidente e amministratore delegato di SAVE, la società che gestisce lo scalo veneziano, Enrico Marchi, alla presenza di Alessio Quaranta, direttore di Enac, l’autorità governativa italiana per l’aviazione civile che ha approvato il piano di sviluppo dell’aeroporto.

Il finanziamento ha la garanzia del Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS), il pilastro del Piano europeo per gli investimenti, il cosiddetto Piano Juncker. L’aeroporto di Venezia Marco Polo, che raggiungerà quest’anno gli 11 milioni di passeggeri, è caratterizzato da una forte connotazione internazionale: l’87% del traffico è stato da/per paesi esteri (a fronte di una media italiana del 64%). Grazie al piano d’investimenti in corso, l’aeroporto potrà sostenere un volume di traffico fino a 16 milioni di passeggeri al 2025 e sarà pronto ad affrontare i volumi di traffico connessi alle Olimpiadi invernali 2026 nel caso sempre più probabile in cui venga assegnata alla candidatura Milano-Cortina.

I progetti finanziati genereranno circa 2.700 posti di lavoro durante la fase di costruzione e, una volta terminati, circa 1.000 nuovi posti di lavoro collegati all’operatività dello scalo che andranno ad aggiungersi agli odierni 10.000. Il progetto contribuirà all’Iniziativa europea sulla sicurezza (Esi-European safety initiative) rispettando i nuovi standard comunitari fissati della Commissione UE sulla sicurezza dell’aviazione.

Il finanziamento BEI coprirà quasi un terzo del volume totale degli investimenti, che riguarderanno l’espansione del terminalpasseggeri con 59.000 nuovi metri quadri di superfice (che saranno dedicati in particolare ai voli all’interno dell’area europea) che si aggiungeranno agli odierni 78.000, il rifacimento delle piste di volo, il prolungamento della pista secondaria e l’ampliamento delle aree di manovra degli aeromobili.

«Per un’area come il Veneto, caratterizzata da una forte vocazione turistica e da un ricco e dinamico tessuto imprenditoriale, un’operazione di queste dimensioni sul principale aeroporto è garanzia del fatto che si investe sul futuro, perché la mobilità di persone e merci è condizione essenziale per lo sviluppo economico e sociale» ha detto Dario Scannapieco.

«Il finanziamento da parte di una Istituzione finanziaria così rilevante finalizzato a progetti infrastrutturali dell’aeroporto di Venezia, rappresenta un riconoscimento importante del ruolo del Marco Polo quale infrastruttura di riferimento per la mobilità e lo sviluppo economico-sociale del territorio» ha sottolineato Enrico Marchi.

«Con questo nuovo progetto, il piano Juncker si conferma ulteriormente come importante sostenitore delle infrastrutture di trasporto strategico in Europa – ha aggiunto Violeta Bulc, Commissaria europea ai Trasporti -. L’espansione dell’aeroporto Marco Polo di Venezia stimolerà lo sviluppo regionale e creerà posti di lavoro per la comunità locale. Sono molto soddisfatta che l’UE sostenga questo progetto».

Per Alessio Quaranta «Save è un esempio di cooperazione virtuosa e rapidità per tutti gli scali aeroportuali d’Italia e gli investimenti messi in cantiere sono tutti finanziati dal privato».

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