Il MiM Belluno entra nella rete dei musei digitali

Al seminario “Sistema Museale Nazionale” organizzato dalla Regione del Veneto chiesto maggiore sostegno per il MiM Belluno, uno dei pochi musei a livello nazionale dedicato ai flussi migratori. 

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Il Mim Belluno, il museo interattivo delle migrazioni dell’Associazione Bellunesi nel Mondo (Abm), farà parte di una rete di Musei delle Dolomiti non solo fisici, ma anche digitali. Se ne è discusso a Seravella di Cesiomaggiore, nella prestigiosa sede del Museo etnografico della provincia di Belluno e del Parco nazionale Dolomiti bellunesi dove il progetto è stato presentato.

Collaborano al progetto, assieme al museo ospitante, museo dolom.it, Invasionidigitali, Muse di Trento e Dolomiti contemporanee, con il patrocinio di Dolomiti Fondazione Unesco, Provincia di Belluno e il contributo di Fondo comuni confinanti, oltre ad una trentina di altri musei delle Dolomiti.

Con questo progetto da un lato ci si propone di digitalizzare i contenuti dei musei, per permettere a tutti i navigatorisu Internet, di poterne fruire, anche a distanza; dall’altra, si pone l’accento sulle invasioni digitali, ovvero, sugli stessi turisti, viaggiatori, curiosi d’arte e di cultura, i quali possono divulgare quanto stanno ammirando, postando fotografie, commenti, video su piattaforme e applicazioni. In questo modo si vuole offrire la possibilità di divulgare anche i contenuti di musei più defilati o poco accessibili, arricchendo l’offerta culturale di tutta la popolazione.

Dopo la presentazione della coordinatrice Stefania Zardini Lacedelli, è stata presentata l’esperienza fatta da alcuni studenti del Liceo Scientifico Galilei, di Belluno, curata da Fabiana Fazi, dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, i quali hanno creato dei propri testi bilingui italiano/inglese delle opere esposte al Museo Fulcis di Belluno, ed hanno interpretato dei “tableau vivant” delle stesse opere.

A seguire sono intervenuti Cristina Busatta per il Museo etnografico, Gialuca D’Incà Levis, creatore e curatore di Dolomiti contemporanee e Davide Dalpiaz, dell’area multimedia del Muse di Trento. Tutti, pur ammettendo l’importanza di questo tipo di evoluzione, hanno messo in guardia contro l’eccessivo uso di mezzi digitali, ponendo al centro le persone, in particolare i giovani.

Il MiM Belluno ha partecipato anche al seminario di b del Sistema museale nazionale (Smn) organizzato dalla Regione del Veneto, in collaborazione con il Polo Museale del Veneto – ministero per i Beni e le attività culturali, il Coordinamento regionale Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Veneto Icom Italia. Si tratta di un’opportunità per i musei del Veneto che entro l’anno potranno disporre di una rete di collegamento tra musei e luoghi della cultura, al fine di migliorare l’offerta culturale e rispondere ai livelli uniformi di qualità.

Il MiM Belluno, rappresentato dal direttore dell’Associazione Bellunesi nel Mondo Marco Crepaz, ha assistito alla presentazione degli effetti contenuti nel D.M. 113 del 21 febbraio 2018 riferito all’adozione dei livelli minimi uniformiper i musei e i luoghi della cultura di appartenenza pubblica e privata. Per entrare nel Smn il singolo museo dovrà fare domanda di accreditamento rispondendo, a un questionario di 171 domande che dovrà essere compilato on line attraverso il sito del Polo Museale veneto verrà inviato dalla Regione Veneto al ministero dei Beni e delle Attività culturali, che confermerà l’accreditamento o no del museo.

«Il MiM Belluno di certo farà domanda di accreditamento al SMN – ha detto il presidente dell’Associazione Bellunesinel Mondo (che è titolare del MiM Belluno), Oscar De Bona – ma ci auguriamo che ci sia un maggior sostegno economico soprattutto per i piccoli musei che con coraggio, determinazione e passione portano avanti la cultura e la storia italiana. Mi auguro inoltre che ci sia un occhio di riguardo al MiM Belluno perché è uno dei pochi musei a livello nazionale che si occupa, in modo non convenzionale e dinamico, al fenomeno migratorio che ha coinvolto e continua a coinvolgere l’Italia e il Veneto».

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