Friuli Venezia Giulia, pronto il protocollo Its-Confindustria per la formazione mirata

In Regione mercato del lavoro positivo nel secondo trimestre 2019 per 4.358 unità. 

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Pronto per l’approvazione in Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia il protocollo tra la Regione, il sistema degli istituti tecnici superiori e Confindustria per la formazione mirata degli studenti che sarà varato nella prossima seduta del governo regionale.

«Una formazione mirata capace di assecondare, soddisfare e, possibilmente, anticipare le dinamiche del mercato del lavoro. Una regia attenta, consapevole e cucita addosso alle esigenze del territorio da parte del sistema produttivo – ha detto l’assessore regionale a lavoro e formazione, Alessia Rosolen -. Abbiamo un sistema Its di altissimo livello, tra i migliori in assoluto nel panorama nazionale, capace di sviluppare percorsi didattici di eccellenza, dal comparto navale all’infomobilità, dall’informatica biomedica all’automazione di sistemi meccatronici, dalla mobilità delle persone e delle merci fino allo sviluppo di applicazioni mobili. Stiamo innovando, esplorando nuove idee, stiamo intrecciando istruzione, formazione e lavoro».

Secondo Rosolen «è necessario immaginare una filiera del lavoro anche territoriale, ma non possiamo prescindere da altri soggetti. Il mondo produttivo, gli industriali in testa, devono decidere se restare in tribuna a lanciare critiche generiche e periodiche o giocano la partita, assumendosi responsabilità vere. Se sono pronti a lavorare con la Regione e con gli Its per cambiare marcia sul fronte dell’incrocio tra domanda e offerta nel mondo del lavoro lo dimostrino. Ci sono peculiarità e opportunità di lavoro e di sviluppo diverse, che devono essere capite e valorizzate. Dobbiamo creare una rete complessiva all’interno della quale ogni territorio possa sviluppare percorsi specifici e calibrati su esigenza precise – ha precisato -. Stiamo portando la scuola nel mondo del lavoro e il lavoro nel mondo della scuola, dando peso e ruolo alla formazione. Il lavoro del futuro deve essere visto come una sfida da vincere, non come una minaccia. I cambiamenti sono inevitabili, dobbiamo scegliere se subirli o governarli. Soprattutto non vogliamo immaginare di trovare altrove le risposte che possiamo e dobbiamo dare qui».

L’assessore ha anche presentato i dati relativi al mondo del lavoro nel secondo trimestre 2019, che si è chiuso positivamente. «Anche nel secondo trimestre del 2019 il rapporto tra le assunzioni e le cessazioni dei contratti di lavoro si è chiuso con un saldo positivo – ha detto Rosolen -. A fronte di 57.000 cessazioni le assunzioni sono state 61.358, fissando il bilancio a più 4.358 unità. Un risultato positivo, che conferma l’efficacia degli strumenti messi in campo dalla Regione in tale ambito ed è stato ottenuto anche grazie all’attività svolta dai centri per l’impiego, ai quali oggi le aziende si rivolgono anche per l’individuazione di personale di medio e alto profilo».

Rosolen ha rimarcato «la centralità dei centri per l’impiego che, come dimostrano le quasi 121.000 prestazioni erogate e gli oltre 3.200 tirocini attuati nel 2018, si stanno impegnando su molti fronti per dare una risposta complessiva alle aziende, alle esigenze produttive del nostro territorio. Si tratta di un servizio che la Regione ha deciso, pur collaborando con le agenzie per il lavoro, di mantenere pubblico e di rafforzare in maniera rilevante attraverso 73 assunzioni, delle quali 52 a tempo indeterminato e 21 determinato, e l’arrivo di 46 “navigator”, che proprio oggi hanno iniziato il percorso formativo per fornire adeguato supporto al personale dei centri regionali ed ampliare la gamma dei servizi offerti ad utenti ed imprese. Inoltre, a settembre verranno contattati i giovani diplomati di quest’anno per fornire loro assistenza nella scelta del percorso formativo o lavorativo che vorranno intraprendere».

L’assessore ha quindi annunciato che «l’intervento regionale a sostegno dell’occupazione sarà ulteriormente potenziato con le variazioni di bilancio di ottobre di ulteriori 2,8 milioni di euro e raggiungerà quindi i 13 milioni di euro all’anno, contro i 4 destinati a queste iniziative nel 2016. Risorse più che triplicate, quindi, per dare risposte concrete allo oltre 5.000 domande pervenute alla Regione, il 95 per cento delle quali riguarda stabilizzazioni. Si tratta dell’ulteriore dimostrazione dell’attenzione posta da questa amministrazione all’occupazione e alle imprese».

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