Progetti Marvel e Protector, il Garante della privacy stanga il comune di Trento

Multa “scontata” di 25.000 euro all’amministrazione di centro sinistra del sindaco Ianeselli per l’errore nella garanzia della riservatezza dei cittadini nella sperimentazione del telecontrollo.

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Progetti Marvel e Protector grande fratello Videosorveglianza telecamere

Con un provvedimento notificato il 20 gennaio scorso, il Garante per la protezione dei dati personali ha multato per 25.000 euro il comune di Trento guidato dal sindaco Pd Franco Ianeselli per la violazione della riservatezza personale dei cittadini nell’ambito della sperimentazione dei progettiMarvel” e “Protector”, sanzione che dovrà essere pagata entro il termine di 30 giorni.

I progettiMarvel” e “Protector”di telecontrollo del territorio finanziati dall’Unione europea, di cui il comune di Trento è uno dei partner, sono stati avviati nel 2019 con l’obiettivo di addestrare dei software a riconoscere potenziali situazioni di rischio per la sicurezza urbana. Lo sviluppo del software doveva avvenire utilizzando gli audio e i video registrati dalle telecamere già in uso dalla polizia locale e anonimizzati alla fonte grazie ad algoritmi messi a punto dalla Fondazione Bruno Kessler, partner tecnologico dei progetti europei.

Il non corretto trattamento dei dati personali dei cittadini è stata la causa della sanzione, anche se il Garante riconosce che il comune «ha agito in buona fede, essendo incorso in un errore in diritto, nella convinzione che i trattamenti in questione potessero essere sussunti nel quadro giuridico in materia di sicurezza urbana e che le misure volte all’anonimizzazione dei dati fossero sufficienti a evitare la possibilità di identificare gli interessati, avendo, peraltro, l’Ente fatto affidamento sulle valutazioni del proprio responsabile della protezione dei dati (il Consorzio dei comuni) e sulla consulenza specialistica ricevuta dalla Fondazione Bruno Kessler, soggetto dotato di un’elevata competenza nell’ambito della ricerca scientifica».

Nel definire l’importo ridotto della sanzione, il Garante ha considerato tra le attenuanti anche il «numero limitato di ore di registrazione» (309 ore per il progetto “Marvel”; 18 ore per il progetto “Protector”, di cui solo 4 ore sono attualmente conservate) e la promozione di «forme di divulgazione pubblica dei progetti».

Tra i rilievi mossi dal Garante, il fatto che il comune abbia raccolto dati personali in luoghi pubblici per finalità di ricerca scientifica in assenza di una norma che autorizzasse tale attività. Secondo il Garante, telecamere e microfoni avrebbero raccolto dati personali in quanto le tecniche di anonimizzazione impiegate non sarebbero efficaci nel rendere non identificabili i soggetti inquadrati. Inoltre anche le informative relative al trattamento dei dati sarebbero insufficienti: i cartelli installati nelle piazze non riportavano, per esempio, le corrette indicazioni sulle finalità di ricerca scientifica e sui termini di conservazione delle registrazioni.

Le osservazioni del Garante mettono in evidenza come la normativa attuale sia del tutto insufficiente ad evitare gli effettiGrande Fratello” e a disciplinare l’utilizzo dell’intelligenza artificiale per analizzare grandi quantità di dati e migliorare la sicurezza delle città.

Nei prossimi giorni l’amministrazione del sindaco Pd Ianeselli valuterà se presentare ricorso contro il provvedimento del Garante, con il rischio di esporre il comune, in caso di rigetto, ad una sanzione maggiorata.

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