Alla presenza del ministro allo sport Gnudi e del presidente del Coni Petrucci
Olimpiadi e grandi competizioni sono occasione di crescita per l’intero movimento sportivo grazie all’effetto emulazione sui giovani. Il ministro Piero Gnudi ne ha parlato a Trento alla presentazione della spedizione Coni alla prima edizione dei Giochi invernali giovanili, in programma dalla prossima settimana a Innsbruck. Quella di Trento è stata la prima uscita ufficiale del ministro Gnudi in veste di responsabile politico dello sport Italiano: “sono qui soprattutto per i giovani. I grandi campioni fanno amare lo sport, ma lo sport non si misura solo con i loro grandi risultati. Si misura anche per i valori e per lo spirito di sacrificio. Chi di voi è qui – ha detto rivolgendosi ai giovani atleti – ha fatto sacrifici e io spero saranno ripagati anche nei risultati. Ma non è importante solo vincere, lo è anche entrare nello spirito olimpico e rappresentare il proprio Paese. Occorre rispettare gli avversari e divertirsi. Ricreare quello spirito di divertimento, che forse oggi si è perso, anche a livello universitario”.
Gnudi ha riservato un accenno anche a Londra 2012, alla scadenza dei 200 giorni dall’inaugurazione: “non voglio fare previsioni, ne tantomeno nomi, ma scorrendo la storia degli sport italiani, quando c’è un grande campione quello sport viene maggiormente praticato. Un esempio per tutti è Tomba e la vendita di sci nel periodo in cui gareggiava. Idem nel tennis. Con i campioni c’erano migliaia di ragazzi che lo praticavano. Speriamo in un grande risultato”.
Sono 41 gli azzurrini in procinto di partire dal Trentino per il Tirolo. Portabandiera è lo slittinista altoatesino Florian Gruber, che sostituisce l’infortunato sciatore bolognese Edoardo Longo. Ha 17 anni, va in slittino dall’età di sette, ama il calcio e tifa per il Manchester United, con idolo Rooney. Il suo campione, manco a dirlo, è Armin Zoeggeler, il missile azzurro su pista artificiale.
Per il presidente del Coni, Gianni Petrucci, “le Olimpiadi sono la più bella manifestazione al mondo per chi ama lo sport e quando ci si chiama Italia nulla è vietato. Questi ragazzi rappresenteranno il nostro Paese in linea con la dignità di cui oggi gode l’Italia”.
Ai Giochi giovanili di Innsbruck saranno in gara 1.021 atleti, ha poi spiegato il segretario generale del Coni, Raffaele Pagnozzi, che ha illustrato i dettagli della spedizione con Giancarlo Bolognini (presidente Fisg) e il generale Vincenzo Parrinello (vice commissario Fisi e neo consigliere di Gnudi per lo sport).