Protezione civile del NordEst, passaggio di consegne dal Trentino al Friuli Venezia Giulia

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FVG-Protezione-civile-palmanova-Franco-Gabrielli-e-Paolo-Panontin-ilnordestGabrielli: “favorire il dialogo tra regioni e stati per gestire al meglio la prevenzione e l’emergenza”

La necessità di creare una rete tra Regioni italiane e parallelamente costruire un dialogo tra i diversi Stati in Europa per saper affrontare non solo i momenti dell’emergenza ma soprattutto ragionare in un’ottica di prevenzione è stata messa in evidenza a Palmanova, dalla presidente della regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, intervenuta al formale passaggio di consegne tra la Provincia Autonoma di Trento e il Friuli Venezia Giulia nel coordinamento della Commissione speciale Protezione civile in seno alla Conferenza delle regioni e delle province autonome.

All’incontro hanno preso parte il responsabile del Dipartimento nazionale della Protezione, il prefetto Franco Gabrielli, e il vice Vincenzo Spaziante, assieme agli assessori alla Protezione civile delle Regioni italiane. Serracchiani ha definito “momento importante” il passaggio di consegne, perché “con orgoglio possiamo affermare che la protezione civile in Friuli Venezia Giulia è una chiara eccellenza”, presa a modello non solo in Italia ma che “ci viene emulata anche in un tentativo europeo di mettere in piedi una protezione civile che faccia dialogare tra loro gli Stati non solo nei momenti dell’emergenza ma anche sul piano della prevenzione”.

“E’ chiaro che questo tavolo di coordinamento – ha affermato Serracchiani – è utile se ci permette di creare una rete per costruire tutti i processi necessari per far sì che questo nostro territorio sappia reagire nelle diverse situazioni che sono il frutto anche di una fragilità dovuta a scelte sbagliate, in termini di urbanizzazione, consumo del suolo, disboscamento. Un tavolo da cui – questo l’auspicio della presidente del Friuli Venezia Giulia – si possa sviluppare una collaborazione tra realtà regionali sempre più forte, coesa e utile alle nostre comunità”.

Nel settore della Protezione civile il Friuli Venezia Giulia rappresenta un elemento di punta a livello nazionale. Lo ha riconosciuto il prefetto Franco Gabrielli, intervenuto al passaggio di consegne tra Trentino e Friuli Venezia Giulia. Nell’occasione Gabrielli ha parlato di una coscienza di protezione civile che è delle popolazioni e anche delle amministrazioni. “In questa terra l’alternarsi delle maggioranze non ha mai fatto venir meno l’impegno della Regione, con risultati sotto gli occhi di tutti”, ha detto Gabrielli, riferendosi non solo alla modernissima struttura di protezione civile di Palmanova, ma anche e soprattutto al fatto che in Friuli Venezia Giulia vi è una capillare organizzazione, in ogni municipio, che fa capo al sindaco, con una squadra comunale composta da volontari addestrati e dotati di mezzi e attrezzature.

Come ha ricordato l’assessore regionale alla Protezione civile, Paolo Panontin, il Friuli Venezia Giulia ottiene oggi nuovamente il coordinamento politico della Protezione civile delle Regioni italiane, sotto l’egida del Dipartimento nazionale, dopo che in passato, dal 1998, anno di istituzione del Tavolo, la Regione lo aveva già guidato per sei anni, “forte delle esperienze maturate sul campo e di una struttura organizzativa frutto di una lunga tradizione di efficacia, efficienza, capacità di intervento”. Panontin ha quindi enfatizzato la necessità di un “rapporto di stretta collaborazione tra Stato e Regioni”, quale “elemento fondamentale per affrontare in maniera sistematica e coordinata” i vari interventi ed “operare sul piano della prevenzione e del monitoraggio del territorio”. Da qui l’auspicio, anzi “l’ambizione, che il coordinamento del Friuli Venezia Giulia possa contribuire a omogeneizzare la protezione civile nazionale”.