Record della gastronomia emiliana: il miglior ristorante del mondo è l’Osteria Francescana di Modena

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osteria francescana modena massimo bottura e sua squadra
Il verdetto è del World’s 50 Best Restaurants considerato l’Oscar dei cuochi. L’annuncio al Cipriani Wall Street di New York

 

osteria francescana modena massimo bottura e sua squadraLa cucina emiliana conquista un altro record: quello del migliore ristorante del mondo. L’Osteria Francescana ha spodestato El Cellar de Can Roca di Girona. Massimo Bottura è salito sul palco commosso. «Mi vien quasi da piangere», ha detto, e ha chiamato la moglie Lara a raggiungerlo. «Riuscire in questi giorni significa usare l’ingrediente della cultura perché la cultura è conoscenza e la conoscenza apre le coscienze e crea responsabilità». La classifica nata 14 anni fa dalla rivista inglese Restaurant è considerata nel settore alla stregua degli Oscar del cinema.

Lo chef di Osteria Francescana, che a Expo aveva collaborato con la Caritas per un Refettorio dei poveri, ha dato appuntamento a Rio de Janeiro per la prossima “soup kitchen” nelle favelas della metropoli dei prossimi Giochi Olimpici. Eleven Madison Square Park a New York è il terzo classificato nella hit parade 2016 che ha spinto uno dei numeri uno storici, Noma di Copenhagen, al quinto posto. Altri due ristoranti italiani, Combal Zero e Le Calandre di Rubano (Padova) sono entrati in lista rispettivamente al 46esimo e 39esimo posto. Alain Passard di Arpege ha vinto il premio alla carriera. Dominque Crenn e’ la migliore chef donna in una classifica dominata ancora da uomini.

Da questa mattina il telefono e la posta elettronica della Osteria Francescana, incoronato come migliore ristorante del mondo, sono letteralmente impazziti. A raccontarlo, con un sorriso, è Enrico Vignoli, assistente di Massimo Bottura. «Chiamano soprattutto dall’estero per le prenotazioni, e dall’Italia per lo più giornalisti ma anche persone normali che vogliono fare i complimenti». Al lavoro, come al solito, lo staff che sostiene chi lavora in cucina e in sala, una equipe di ragazzi e ragazze che non solo cura le prenotazioni ma che segue anche progetti come “Food For Soul”, la onlus che lavora per ridurre gli sprechi di cibo per migliorare le condizioni delle persone svantaggiate. Una filosofia che ha portato nel tempo Bottura a collaborare con il refettorio Ambrosiano di Milano e la mensa dell’Antoniano di Bologna.

Al suo rientro da New York, sarà il circo mercato dei sapori “Al Meni” la prima uscita ufficiale per il neoeletto Oscar della cucina mondiale Massimo Bottura. Un appuntamento che lo staff di Cheftochef Emiliaromagnacuochi, l’associazione – di cui Bottura è vicepresidente – che raggruppa i migliori chef, i produttori di qualità ma anche gourmet della Regione e che insieme al Comune di Rimini organizza “Al Meni”, ha seguito in diretta, in una pausa prima di proseguire i lavori di preparazione della manifestazione che il 18 e 19 giugno porterà il meglio del cibo internazionale a Rimini. 

Intanto, da New York, Bottura ha raccomandato ai suoi di tenere i piedi ben ancorati a terra: « raccomando, tu (Davide di Fabio, il “sous chef”) e Taka (Takahito Kondo, l’altro “sous chef”) che siete lì, qualsiasi cosa succeda, tenete alto il morale perché per noi la cosa importante è la squadra, bisogna sempre lavorare allo stesso modo, che sei primo o che sei decimo». «E’ una grandissima soddisfazione. Non è che “ripaga”… essere primi, o secondi o terzi siamo lì. Logicamente fa piacere. Però è stata una soddisfazione per tutti i sacrifici e l’impegno, per i sorrisi delle persone con cui lavoriamo insieme da anni», ha aggiunto Di Fabio. In cucina, in via Stella, sui volti c’è una stanchezza allegra, di chi ha passato la notte in piedi per l’adrenalina e la gioia. Ma si continua a lavorare a pieno ritmo, per servire i 12 tavoli – come al solito al completo – della sala.