Aiuti per l’apicoltura e per l’introduzione di varietà resistenti in frutticoltura
La giunta provinciale di Trento ha varato nuovi interventi a sostegno dell’agricoltura, in particolare per l’apicoltura e per l’introduzione di varietà resistenti in frutticoltura.
Per l’apicoltura, gli interventi sono cofinanziati al 50% dall’Unione europea e al 50% dallo Stato italiano; al Trentino sono stati assegnati 101.399 euro. Le domande dovranno essere presentate entro il 15 marzo 2018, sul sito Trentino Agricoltura da lunedì prossimo sarà pubblicato il bando con le istruzioni per la presentazione della domanda e i collegamenti per scaricare i modelli di domanda.
Sono state attivate misure rivolte sia alle associazioni di apicoltori (corsi di formazione, assistenza tecnica agli apicoltori, analisi del miele) e che beneficiano di un contributo dell’80 e 90% della spesa ammessa, sia direttamente agli apicoltori stessi (acquisto di arnie, attrezzature per nomadismo, rimorchi, famiglie e/o pacchi di api delle razze ligustica e carnica) che beneficiano di un contributo del 50% – 60% della spesa ammessa.
La giunta provinciale ha cambiato anche i criteri per la concessione di contributi per il rinnovo degli impianti frutticoli al fine di incentivare il rinnovo delle varietà di melo coltivate in provincia di Trento introducendo varietà resistenti alla ticchiolatura del melo e quindi diminuire i trattamenti fitosanitari necessari in un’ottica di sostenibilità ambientale e di tutela del consumatore. Si tratta inoltre di varietà apprezzate dal mercato, che spuntano prezzi molto interessanti e che consentiranno alle aziende frutticole trentine di aumentare la propria redditività.
Possono beneficiare del contributo le cooperative agricole e loro consorzi, le associazioni agrarie e le associazioni di produttori che fanno da tramite per i propri soci, che sono di fatto le aziende agricole che effettueranno gli estirpi e i reimpianti.
La data di apertura per la presentazione delle domande è il 19 febbraio e il bando si chiuderà venerdì 30 marzo. Il limite minimo di spesa per ciascun socio è di 2.500 euro iva esclusa, mentre il limite di spesa massimo ammissibile per ciascun socio è di 40.000 euro; in ogni caso la spesa massima per ettaro di superficie da rinnovare non può superare i 30.000 euro. L’intensità dell’aiuto è il 40% della spesa ammissibile e viene concesso in conto capitale in un’unica soluzione per un totale complessivo di sostegno pubblico di tre milioni di euro.