Missione Cina per il design Made in Italy: aperta la IV edizione del Salone del Mobile.Milano Shanghai

Luti: «appuntamento internazionale strategico per il “Prodotto in Italia”». Orsini: «la IV edizione del Salone evidenzia l’interesse per lo stile e la qualità del prodotto italiano». Fontana: «le imprese italiane hanno grandi potenzialità, ma sono penalizzate da eccesso di carico fiscale». 

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Salone del Mobile.Milano
L'inaugurazione dell'edizione 2019 del Salone del mobile.Milano Shanghai

Il Salone del Mobile.Milano torna, per la quarta volta, a Shanghai da mercoledì 20 a venerdì 22 novembre al SECShanghai Exhibition Center, con 127 marchi, accuratamente selezionati, rafforzeranno il legame culturale e commercialetra Italia e Cina, portando in scena il meglio dell’arredoMade in ItalyProdotto in Italia”.

Una proposta in cui creatività e innovazione si coniugano a qualità e cura artigianale e che conferma come lo stile e il “saper fare”, tutti italiani, siano punti di riferimento a livello globale. Questo eccezionale parterre di aziende – tra cui 25 nuovi marchi che arricchiscono la proposta espositiva complessiva articolata su 8.000 mq netti di superficie espositiva – vuole dimostrare, ancora una volta, ai più di 20.000 visitatori di altissimo profilo attesi, il valore di una filiera in grado di vincere le sfide dei mercati internazionali, in particolare di quello cinese.

«Il Salone del Mobile.Milano Shanghai è un appuntamento internazionale strategico in cui continuiamo a credere e che ci emoziona ancora come la prima volta per il ruolo chiave che sta assumendo in questa parte di mondo quale piattaforma unica e privilegiata per il “Made in Italy” – afferma Claudio Luti, presidente del Salone del Mobile -. In questi quattro anni abbiamo investito e lavorato sul coinvolgimento di tanti brand capaci non solo di rappresentare al meglio i contenuti di qualità, creatività, innovazione e ricerca sottesi alla nostra produzione, ma anche in grado di raccontare qualcosa in più, la nostra visione, il nostro stile di vita. Ci siamo riusciti. Sono convinto che questa edizione saprà raggiungere gli obiettivi che ci vengono richiesti da un mercato in rapida espansione che nutre grandi aspettative nei nostri confronti e che sa ben riconoscere quel saper fare progettuale, sperimentale e produttivo che rende celebre il “Made in Italy” in tutto il mondo».

La tre giorni di design che propone il Salone del Mobile.Milano Shanghai è un viaggio attraverso quel “saper fare italiano” che, oggi più che mai, rappresenta una tappa imprescindibile per il professionista cinese attratto dalla nostra capacità di interpretare la dimensione del vivere moderno attraverso una creatività e una ricerca sartoriale raffinate e intelligenti.

Salone del Mobile.Milano
la coda in attesa di entrare al Salone.

Per rispondere più efficacemente alle domande di questo consumatore sempre più evoluto e consapevole, l’offerta della Manifestazione è, quest’anno, più contemporanea, con i due terzi delle aziende partecipanti nella categoria Design (prodotti espressione di funzionalità, innovazione e di una chiara cifra stilistica) e un terzo dei marchi nella categoria xLux (prodotti in equilibrio tra eleganza classica e moderno senso estetico).

Certo che il Salone del Mobile.Milano Shanghai sia un’opportunità dell’arredo e del design italiano in Cina e sia un punto di osservazione funga da termometro per le privilegiato sulle dinamiche del mercato orientale, Emanuele Orsini, presidente di Federlegno Arredo Eventi, dichiara che «il Salone del Mobile.Milano Shanghai si conferma oggi l’appuntamento clou per vedere il meglio del design italiano in Cina, facendo conoscere l’eccellenza italiana a un mercato che sta dimostrando di apprezzare sempre di più la creatività e l’innovazione del Belpaese».

Quanto alle cifre sviluppate sul mercato cinese, queste sono fornite da Gianpaolo Bruno, direttore dell’Italian Trade Agency Office a Pechino e coordinatore degli uffici ITA-ICE nella Repubblica Popolare Cinese e in Mongolia. «L’esportazionedi mobili italiani in Cina è cresciuta dell’8,97%, raggiungendo un nuovo picco del valore di 531 milioni di euro nel 2018. Quest’anno, nonostante un calo delle importazioni cinesi di mobili dai principali paesi esportatori, secondo le statistichedoganali cinesi, l’Italia consolida ulteriormente il suo primo posto tra i fornitori esteri con un incremento del 4,63% del valore di 404 milioni di euro da gennaio a settembre 2019, mentre la Germania perde il 17,13% – sottolinea Bruno -. Sorseggiare un bicchiere di vino italiano, su un divano italiano, mentre si indossano accessori esclusivi alla moda è ciò a cui sempre più i Millennials cinesi aspirano. Per questo motivo, il ministero dello Sviluppo economico italiano continua ad aumentare il budget pubblico per la promozione del “Made in Italy” in Cina attraverso le attività dell’Agenzia ICE. I dati di importazione hanno dimostrato la correttezza e l’efficacia di questa strategia».

La Cina è il secondo mercato extra UE della filiera legno-arredo dopo gli Usa e uno dei Paesi con il più alto potenziale di sviluppo per il settore. Nel 2018, l’Italia è il suo primo fornitore di arredamento con 517 milioni di euro e una quota sul totale dell’import del 23,4% e un aumento del 10% rispetto all’anno precedente. L’Italia, inoltre, è l’unico Paese cresciuto costantemente a differenza degli altri Paesi fornitori che registrano un andamento altalenante. Le nostre esportazioni sono costantemente cresciute e nel 2018 hanno registrato un significativo +12%.

All’inaugurazione ha presenziato anche il presidente della regione Lombardia, Attilio Fontana, secondo cui «l’impresaitaliana ha dinanzi tantissime potenzialità, che purtroppo sono tarpate da un’eccessiva pressione fiscale e troppi carichi burocratici».

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