Veneto e Bielorussia s’incontrano per rafforzare le reciproche relazioni commerciali

A Venezia vertice tra il presidente di Unioncamere Veneto, Mario Pozza, e il viceministro dell’economia della Repubblica di Bielorussia Dmitry Matusevich. 

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Il presidente di Unioncamere del Veneto, Mario Pozza, assieme al segretario generale, Roberto Crosta, hanno incontrato presso la sede di Unioncamere del Veneto a Marghera (Venezia) Dmitry Matusevich, vice ministro dell’Economia della Repubblica di Bielorussia, per instaurare un proficuo dialogo volto a incrementare i rapporti commerciali e di business tra i due mercati.

L’incontro è avvenuto contestualmente al XXVI Forum Economico e Ambientale di Venezia “Promuovere il progresso economico e la sicurezza nell’area OSCE attraverso l’innovazione, lo sviluppo del capitale umano, il buongoverno e la responsabilità sociale d’impresa”, organizzato dalla presidenza italiana dell’OSCE, l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, centrato sulle politiche di investimento e sull’impulso dell’imprenditorialità, cui hanno partecipato 57 Stati OCSE e 11 partner per i Paesi di cooperazione, assieme ad alti rappresentanti di organizzazioni internazionali, società civile, mondo accademico e realtà imprenditoriale.

Nel 2017 il Veneto ha esportato beni in Bielorussia per circa 51 milioni di euro, circa il 14% dell’export italiano verso il Paese. Le vendite regionali sono aumentate del +6,1% rispetto al 2016, dopo due anni di forti contrazioni, essenzialmente dovute alla persistente crescita negativa, ai tagli alla spesa pubblica e alla debolezza del rublo, che comportarono una ridotta capacità di acquisto delle aziende bielorusse e un calo della domanda di beni di investimento “Made in Italy”. Le esportazioni venete riguardano principalmente macchine per impieghi speciali, prodotti in metallo, pasta, carta e cartone, macchine per la formatura dei metalli e macchine utensili, calzature e mobili.

Le importazioni del Veneto dalla Bielorussia sono invece risultate pari a 7 milioni di euro, oltre la metà costituite da cuoio conciato e lavorato e 1/4 da prodotti in legno, sughero, paglia e materiali da intreccio, fibre sintetiche e artificiali, legno tagliato e piallato. Nel 2017 l’import è diminuito del 15,4% rispetto al 2016, determinando un aumento della bilancia commerciale, tradizionalmente positiva, a nostro favore. Il saldo commerciale si è attestato attorno ai 44 milioni di euro.

Nel 2018 è atteso un leggero, ma costante recupero, fino al 2020 delle esportazioni italiane verso la Bielorussia: di circa +2,2%, in media l’anno, secondo SACE, Società di servizi assicurativi del Commercio estero. L’effetto traino della Russia dovrebbe, infatti, permettere una ripartenza dell’attività economica, dati gli stretti legami commerciali e finanziari tra i due Paesi. I settori di opportunità per le imprese italiane sono l’estrattivo, i mezzi di trasporto, la gomma e plastica, l’agricoltura e la trasformazione alimentare.

Matusevich, confortato dai significativi e consolidati risultati economici, ha dimostrato determinazione a progredire nelle relazioni economiche tra il Veneto e la Bielorussia. Pozza, forte delle importanti e crescenti dimensioni dell’import/export, ha espresso la concreta volontà di intensificare gli scambi commerciali tra la regione di Minsk e il Veneto. «Le imprese venete hanno da tempo avviato un percorso di sviluppo all’estero di successo, convinte che export e internazionalizzazione siano leve imprescindibili per la crescita e la competitività – spiega Pozza –. Consapevoli del forte potenziale del nostro territorio, dobbiamo cogliere tutte le migliori opportunità provenienti sia dai mercati avanzati già consolidati sia da quelli emergenti e ancora poco conosciuti. Nell’incontro di oggi condividiamo l’opportunità di individuare un percorso che rafforzi ulteriormente le reciproche relazioni e crei nuove opportunità di sviluppo commerciale per Veneto e Bielorussia».

L’incontro con Matusevich si inserisce nella serie di appuntamenti internazionali che Pozza ha già avviato dallo scorso aprile incontrando l’ambasciatore del Senegal Seynabou Badiane, l’ambasciatore Australiano Greg French, il presidente del gruppo cinese Maylink Holding Group Limited Mr. Li Yongping e il console generale della Repubblica Islamica dell’Iran Amir Masoud Miri.