Agricoltura veneta: 12 milioni di euro per investimenti “non produttivi” per migliorare lo spazio rurale

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Le domande scadono il 29 giugno. Manzato: “uno strumento per migliorare l’ambiente in cui operano le aziende”

Scadranno il 29 giugno prossimo i termini per la presentazione delle domande di finanziamento all’organismo pagatore Avepa per i cosiddetti “investimenti non produttivi” previsti dalla Misura 216 del Programma di sviluppo rurale del Veneto. E’ quanto prevede il bando relativo a questo genere di iniziative, “il cui obiettivo – ha ricordato l’assessore regionale all’agricoltura Franco Manzato – è sostenere azioni di tutela delle acque, della fauna, della biodiversità e del territorio nell’ambito del miglioramento complessivo dell’ambiente e delle zone di campagna”.

Per questa misura, il regionale bando ha attivato cinque 5 “azioni”, mettendo a disposizione aiuti per complessivi 12.600.000 euro. “Tra queste – ha fatto presente Manzato – di particolare importanza è l’Azione 6 per il recupero naturalistico dei territori montani a rischio di abbandono, con lo scopo di conservare i prati e i pascoli e proteggere gli spazi rurali montani. Per queste finalità sono a disposizione 10 milioni di euro che coprono l’intera spesa sostenuta fino ad un tetto massimo di 110.000 euro per ciascun progetto”. Sono ammissibili a finanziamento gli interventi straordinari di recupero di superfici abbandonate, come tagli e decespugliamenti di vegetazione infestante.

E’ inoltre possibile richiedere contributi per l’impianto di nuove fasce tampone, siepi e boschetti (Azione 5). “Questo tipo di interventi – ha detto l’assessore – vuole migliorare il rapporto delle aziende agricole con l’ambiente e le risorse naturali del territorio. Gli aiuti ammontano a 2.300.000 euro”. Sono infine previsti 300.000 euro complessivi per le Azioni 1, 2 e 3, dedicate alla creazione di strutture per l’osservazione e per la diffusione della fauna e alla realizzazione di zone di fitodepurazione e zone umide”.