Crisi, la richiesta di Confcommercio Trentino: abbassamento dei vincoli finanziari per permettere alle aziende di ristrutturarsi e svilupparsi

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gianni bort 2011 ufficio 1Bort scrive a Pacher: “rivedere i criteri per l’assegnazione degli incentivi alla capitalizzazione delle imprese”

In una lettera il presidente di Confcommercio Trentino Gianni Bort scrive al presidente della Giunta facente funzioni della provincia di Trento, Alberto Pacher, affinché vengano rivisti al più presto i criteri per l’assegnazione degli incentivi alla capitalizzazione delle imprese: la crisi è strutturale e non congiunturale, servono nuovi parametri per sostenere l’economia ed il lavoro.

“Non vi è più alcun dubbio – scrive Bort nella lettera – che il grave momento che sta attraversando l’economia nazionale (e con essa, quella trentina) non sia una fase congiunturale bensì una profonda mutazione di assetti, abitudini e comportamenti. In tale contesto, gli imprenditori ed i loro collaboratori faticano a intravvedere un’inversione dei trend negativi che caratterizzano i bilanci delle aziende. Il calo dei consumi, la stretta creditizia e l’esplosione della tassazione sono una realtà che – letteralmente – sta uccidendo il tessuto economico, anche nella nostra provincia. Se fino a qualche mese fa la situazione di grave emergenza era evidente soltanto in alcuni settori, oggi non vi è comparto economico che non soffra in maniera pesante e, spesso, con conseguenze drammatiche. La tenuta degli equilibri economici e sociali del nostro sistema, infatti, è quotidianamente messa sotto sforzo”.

Bort stimola la provincia ad utilizzare le leve consentite dall’autonomia speciale: “abbiamo espresso più volte il sostanziale apprezzamento per gli interventi messi in campo dalla provincia di Trento a sostegno delle imprese e del mercato del lavoro; d’altra parte, però, non abbiamo mai taciuto il nostro forte auspicio nei confronti di una completa e profonda revisione del sistema degli incentivi. In questa fase economica l’attuale impianto ha mostrato più volte i suoi limiti e le proprie inadeguatezze, ideato com’è a rispondere a bisogni di tipo congiunturale e non, come detto, strutturale”.

Nel documento vengono formulate due richieste concrete per allentare la morsa che grava sulle imprese: “in attesa di tale riforma, chiediamo che vengano da subito attuati due provvedimenti che potrebbero fornire l’indispensabile ossigeno alle imprese trentine e che testimonino concretamente l’impegno del mondo politico ed istituzionale nei confronti del terziario e, più in generale, dell’economia trentina: la rimozione dei vincoli finanziari posti a carico dei beneficiari di contributi previsti dalla Legge Provinciale n. 6/99 e richiesti nel periodo compreso tra il 1 gennaio 2008 e il 31 dicembre 2013 e la modifica delle disposizioni per i prestiti partecipativi (Delibera di Giunta n. 2616 – 30/10/2009 – allegato 1) affinché l’iniziativa venga considerata validamente assolta al raggiungimento di un livello di capitalizzazione pari al 15% del capitale mutuato. Tali provvedimenti potranno risultare decisivi per un numero cospicuo di aziende della nostra Provincia, garantendo loro un margine sufficiente a programmare iniziative di ristrutturazione e sviluppo”.

Bort offre a Pacher la collaborazione e la disponibilità al dialogo, auspicando però una rapida azione per soddisfare le richieste del mondo produttivo per evitare guai maggiori al tessuto sociale ed economico del Trentino.