Crisi molluschicoltura del Polesine: incontro in Prefettura a Rovigo

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coldiretti rovigo molluschicoltura incontro prefetto 1Gli allevatori di vongole di Coldiretti Impresa pesca manifestano davanti al palazzo del Governo

Un’ottantina di pescatori allevatori di vongole è arrivata in pullman da Rosolina per manifestare davanti alla Prefettura di Rovigo. All’interno del palazzo del Governo le rappresentanze delle varie sigle dei molluschicoltori, con in testa Coldiretti Rovigo e Coldiretti Impresa pesca sono state ricevute dal prefetto Franco Provolo per un incontro sulla drammatica situazione delle lagune Marinetta e Caleri: morìa delle vongole in Marinetta e perdita del ciclo di raccolto a causa della stagnazione di acqua dolce, interramento delle aree di coltivazione in tutte le lagune rosolinesi per mancanza dei necessari interventi di vivificazione, nuove concessioni bloccate dalla burocrazia, necessità di proseguire la delimitazione delle altre lagune polesane per decretarne la demanialità.

“Abbiamo chiesto con forza questo incontro – ha dichiarato il presidente di Coldiretti Rovigo, Mauro Giuriolo, uscendo dalla Prefettura – perché è il momento di pretendere una risposta per gli imprenditori molluschicoltori e per le loro famiglie, ormai ridotte sul lastrico. Una prima richiesta è di sbloccare e velocizzare l’iter di assegnazione delle nuove concessioni a Caleri e in altre lagune: il Genio civile ha parlato di 58 ettari complessivi, che permetterebbero ai pescatori di diversificare gli allevamenti e contrastare le perdite subite in laguna Marinetta. A questo proposito – ha concluso Giuriolo – il Prefetto ha assicurato che a breve convocherà una riunione con l’assessore veneto competente, Franco Manzato, cui chiederà una proposta concreta sulle concessioni”.

“Nell’immediato – ha spiegato Alessandro Faccioli di Coldiretti Impresa pesca – abbiamo ricordato al Prefetto che presso Consvipo ci sono ancora delle risorse economiche destinate da Adriatic Lng al settore pesca, che chiediamo siano destinate in parte a tamponare la grave crisi dei molluschicoltori, come è stato fatto l’anno passato per la morìa di cozze. Ma il vero problema da affrontare – ha aggiunto Faccioli – è che da anni non viene effettuata alcuna opera per la vivificazione delle lagune polesane e tantomeno per la Marinetta, il che significa interramenti, asfissia e perdita dell’ambiente salmastro, con enormi conseguenze non solo per la molluschicoltura, ma anche per l’indotto, per il turismo, per il Delta e per tutte le economie che vi insistono. Se la Regione Veneto dice di non avere denari, noi cercheremo di affrontare il problema direttamente a Bruxelles. Aggiungo – ha dichiarato Faccioli – che una volta concesse le aree in laguna Caleri, chiederemo di concentrare l’attenzione sul prosieguo delle operazioni di delimitazione nelle altre lagune polesane”.

“La laguna è un ambiente vivo – ha dichiarato Alfieri Baruffaldi del Consorzio Delta nord e Impresa pesca – e necessita di continui interventi strutturali, a cominciare dall’escavo dei canali a partire dalle bocche a mare, visto che il continuo apporto di sedimenti dai fiumi alza il fondo delle lagune. In Marinetta si sta vivendo anche una situazione particolare, perché la piovosità continua ha aumentato lo scolo delle acque a mare che arrivano nelle lagune attraverso la rete del Tartaro-Fissero-Canalbianco e questo comporta stagnazione di acqua dolce per troppi giorni con conseguente morìa di vongole. Se si trovasse un dialogo con gli enti di bacino, i quali regolamentassero maggiormente il flusso d’acqua utilizzando le chiuse di sbarramento, si potrebbe dare un contributo contro l’attuale crisi del settore. In ogni caso – ha concluso – per recuperare la perdita di un ciclo produttivo per un pescatore occorrono tre anni e non si sono ancora recuperati i danni della morìa di vongole del 2010: pesca e molluschicoltura sono attività primarie nei territori di Rosolina e Porto Viro, se vanno in sofferenza questi, va in sofferenza tutta l’economia”.