Veneto, Zaia disdetta il contratto di servizio con Trenitalia

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FS-treno-vivalto-ilnordest-quotidianoIndetta una gara europea per la gestione del servizio a partire dal 1 gennaio 2016. Alla base della decisione, i ripetuti disservizi del vettore sulle linee di trasporto locale

A partire dal 1 gennaio 2016, la rete ferroviaria locale del Veneto potrebbe avere un nuovo gestore per ovviare ai continui disservizi fatti subire alla clientela da parte dell’attuale gestore, Trenitalia.

Il presidente della Giunta regionale del veneto, Luca Zaia, ha deciso di avvalersi della facoltà del contratto di servizio in essere con Trenitalia, attivando le procedure di disdetta anticipata e l’indizione di una nuova gara europea per l’individuazione del futuro gestore del servizio di trasporto ferroviario locale.

«L’obiettivo è quello di assomigliare sempre più alle ferrovie giapponesi, dove un minuto di ritardo significa aver fallito l’obiettivo. E lo è anche per noi» dice Zaia specificando che «la decisione della Giunta di disdire il contratto di servizio con Trenitalia, non rinnovando la convenzione alla data di scadenza del 31 dicembre 2014 parte dal presupposto che ci vogliamo avvalere di una prerogativa contrattuale, che ci dà facoltà di annunciare a Trenitalia la nostra volontà di andare in gara, offrendo a tutti gli operatori italiani e stranieri la possibilità, qualora lo decidessero, di partecipare alla gara del Veneto».

A spingere verso questa decisione, le continue lamentele da parte dell’utenza pendolare, che deve combattere quotidianamente con ritardi, sovraffollamento, sporcizia, mancanza di comfort e anche una certa maleducazione da parte del personale ferroviario. «Vogliamo un servizio efficiente e puntuale, che consideri gli utenti del servizio dei clienti e non dei numeri da stipare nei vagoni spesso in condizioni al limite della decenza».

Trenitalia dovrà garantire la continuità del servizio fino al 31 dicembre 2015, in attesa di individuare il vincitore della gara, nella speranza che quello che oggi avviene su poche e limitate corse operate da vettori stranieri sia una realtà diffusa su tutte le linee locali, magari anche a costi inferiori di quelli oggi pretesi da Trenitalia.

La decisione presa dal Veneto potrebbe fungere da leva per allargare anche ad altre realtà del NordEst il problema della qualità dei servizi ferroviari resi oggi all’utenza da parte del vettore nazionale Trenitalia. Potrebbe essere un terreno per testare la coesione della sempre teorizzata macroregione del Nord per effettuare una gara internazionale complessiva per individuare nuovi fornitori di servizi, sfruttano la leva dimensionale complessiva della gara per spuntare condizioni di servizio e di costo decisamente migliori di quelle oggi rese da Trenitalia.