Ospedale di Bassano, inaugurata la nuova sala di emodinamica

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Ospedale-Bassano-nuove-sale-emodinamica-inaugurazione-Zaia-Ramondo-Compostella-ilnordestZaia: «la sanità veneta va verso un futuro con più tecnologie, grandi professionalità e meno ricoveri»

Nuovo importante passo avanti sul piano delle tecnologie “salvavita” per l’ospedale San Bassiano di Bassano del Grappa con l’inaugurazione da parte del presidente della regione del Veneto Luca Zaia alla presenza, tra gli altri, dell’assessore alla sanità Luca Coletto, del sindaco di Bassano Stefano Cimatti, del direttore generale dell’Ulss 3 Antonio Compostella, dell’assessore regionale Elena Donazzan e numerose autorità e parlamentari, di due nuove e moderne sale di emodinamica, nell’ambito del Laboratorio di cardiologia interventistica dell’Unità complessa di cardiologia diretta dal dottor Angelo Ramondo.

Entrambe sono dotate di apparecchi radiologici di ultima generazione a soffitto; apparecchi digitali con possibilità di post processing delle immagini, valutazioni quantitative delle lesioni vascolari e coronariche; “stent boost” per l’analisi degli stent coronarici; sistemi di radioprotezione per la riduzione delle radiazioni.

«L’ospedale del futuro – ha detto Zaia – va immaginato con sempre meno letti e con sempre più tecnologie e professionalità per curare al meglio la gente e tenerla il meno possibile ricoverata. Queste sale vanno proprio nella direzione auspicata e costituiscono un nuovo passo avanti nelle dotazioni tecnologiche della sanità veneta, per le quali abbiamo investito 70 milioni l’anno scorso e stanziati altri 31 la scorsa settimana».

Zaia ringraziato tutto il personale del San Bassiano e degli ospedali veneti per l’impegno quotidiano profuso e, in particolare, per «la disponibilità e lo spirito costruttivo con il quale si sono coinvolti nell’operazione ospedali aperti di notte e per quella più recente della riorganizzazione dei pronto soccorso con l’introduzione dello steward in sala d’attesa e altre migliorie rivolte agli utenti».

Da parte sua, Coletto ha sottolineato che «con il nuovo Piano sociosanitario e con il lavoro che stiamo facendo nella definizione del nuovo Patto nazionale per la Salute il Veneto è uscito rafforzato anche nella caratura e autorevolezza a livello nazionale. Lavoriamo – ha aggiunto – per mantenere la sanità a livello universalistico e siamo orgogliosi di essere riusciti a farlo senza mettere le mani nelle tasche dei cittadini, senza imporre Irpef aggiuntiva che avrebbe voluto dire 400 milioni di nuove tasse e mantenendo i conti in ordine».