La violinista italo-scozzese Nicola Benedetti in recital a Trieste

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Nicola-Benedetti-ilnordestLunedì 14 aprile al teatro Rossetti per la Stagione della Società dei Concerti

Preparatevi ad essere sedotti dalla musica con il violino accattivante dell’italo-scozzese Nicola Benedetti, lunedì 14 aprile ore 20.30 sul palco del Teatro Rossetti di Trieste, per un inebriante appuntamento targato Società dei Concerti.

Al talento innato Nicola Benedetti, scozzese di origini italiane, unisce un irresistibile charme e un’eleganza che difficilmente può passare inosservata. Ma la presenza scenica non è fine a se stessa poiché rivela, nelle movenze di questa violinista venticinquenne, la sua grande sensibilità artistica. Premiata a soli sedici anni come BBC Young Musician of the Year e nel 2012 come miglior artista donna ai Classics Brits Awards, la Benedetti è contesa dalle maggiori etichette discografiche ed è già una solista di fama internazionale.

Nata in Scozia nel 1987 da padre italiano e madre scozzese, ha studiato alla “Yehudi Menuhin School” in Inghilterra e, in seguito, con Maciej Rakowski a Londra. Dall’assegnazione del Premio “BBC Young Musician of the Year” è stata invitata a suonare come solista con molte delle principali orchestre britanniche. Ha inoltre suonato due volte al “Glastonbury Classical Festival” ed è stata invitata a suonare a Edimburgo in occasione dell’inaugurazione del Parlamento scozzese. Nicola Benedetti dedica molta attenzione ad un pubblico giovane e da poco ha tenuto una lunga serie di concerti in scuole britanniche per conto della Fondazione per la lotta contro i tumori intitolata a Malcolm Sargent. Ha debuttato a New York nel 2005 su invito dell’“Academy of Achievement Summit”, che le ha tributato il premio “Icon of Scotland”. Alla sua giovane età ha già all’attivo sette album. Il primo gennaio 2013, durante i tradizionali auguri di buon anno alla popolazione da parte della regina Elisabetta II, la Benedetti è stata inoltre insignita dell’Ordine dell’Impero Britannico.

Con l’Italia, dove sta iniziando a raccogliere fan e consensi, ha un legame tutto particolare dovuto non solo alle sue origini ma anche allo stretto rapporto con il padre, immigrato in Gran Bretagna, che le ha comunicato il valore del duro lavoro e della dedizione, trasferitosi poi nell’amore e nella passione per la musica. A Roma e nell’Aula Magna della Sapienza, la Benedetti entra quasi in punta di piedi con un programma di musica da camera che non si concentra sulla spettacolarità e trasmette l’intimo rapporto con il suo “nobile” violino (uno Stradivari del 1723, lo “Earl Spencer”, così chiamato perché appartenne al sesto conte di Spencer). La presenza sicura e delicata, ma di grande effetto, si associa alla perfezione con quella del pianista Alexei Grynyuk, ucraino e ottimo professionista, capace di affrontare tutte le sonorità del programma, che spazierà dalla Sonata n. 7 op. 30 di L. v. Beethoven alla Sonata n. 1 op. 80 di S. Prokofiev, per concludersi con le note della Sonata op. 82 di E. Elgar.