Incontro tra Confartigianato Trasporti e Concessionarie autostradali del NordEst

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Autobrennero A22 Isera barriera antirumore fotovoltaica traffico camionUn’alleanza strategica per aumentare la competitività del trasporto su strada

Dare vita ad un progetto pilota Veneto che agevoli nuove politiche e strategie per il trasporto su gomma a livello nazionale ed europeo. E’ questo l’impegno preso dai vertici di Confartigianato Imprese Veneto, Confartigianato Trasporti del Veneto e delle Concessionarie Autostradali del NordEst (Concessioni Autostradali Venete S.p.A., Società Autostrada Brescia Verona Vicenza Padova S.p.A., Autostrade del Brennero S.p.A. e Autovie Venete S.p.A.) a seguito dell’incontro voluto dalla categoria per affrontare i tanti temi aperti per il settore.

«Abbiamo preso a pretesto il recente rincaro delle tariffe, particolarmente penalizzanti qui a NordEst – spiegano Giuseppe Sbalchiero, Nazzareno Ortoncelli e Michele Varotto, rispettivamente presidenti di Confartigianato Veneto, Confartigianato Trasporti regionale e vicepresidente nazionale Trasporti – per sondare l’interesse delle concessionarie a superare la logica del pedaggio a favore di iniziative che vadano al di la del semplice sconto. La nostra idea è di sottoscrivere una “Carta dei Servizi” che preveda una serie di condizioni da parte delle concessionarie: aree di sosta adeguate nel numero e nelle dotazioni tecniche (bagni, docce, ristoro etc); servizi informativi in caso di incedenti per evitare di rimanere bloccati; impegno al rimborso nel caso di forti disservizi». «Ma non solo – proseguono i tre presidenti – abbiamo anche avanzato la proposta di applicare, in modo sperimentale qui in Veneto, il tele pedaggio obbligatorio per i mezzi pesanti. Si tratta di un’opzione che non solo permette di acquistare transiti temporali a forfait anziché pagare il singolo pedaggio (una sorta di abbonamento), ma porrebbe un freno alla consuetudine dei vettori stranieri di utilizzare le strade statali – con tutti i problemi di viabilità conseguenti, soprattutto nelle aree montane – di fatto facendo concorrenza sleale ai nostri vettori a discapito della sicurezza dei nostri territori».

Il problema di porre un freno alle “incursioni” di vettori soprattutto dall’Est Europa non è esclusivo dell’Italia, ma sembra l’unico Paese a non preoccuparsene. L’Inghilterra ad esempio, impone un pagamento per i mezzi stranieri in base alla percorrenza sulle strade di “Sua Maestà” ed anche il Belgio ha introdotto una tassa ambientale sulle emissioni dei veicoli stranieri che transitano sul suo territorio.

Infine un altro problema che risulta essere solo Italiano, è la piaga dei mancati pagamenti dei pedaggi. Le stesse concessionarie hanno confermato la difficoltà a recuperare i crediti anche nelle occasioni in cui riescono a fermare i mezzi. Un danno alle casse dei gestori ed un ulteriore vantaggio competitivo che va nelle tasche dei vettori stranieri.  

Ampie le aperture al dialogo da parte dei quattro dirigenti delle Concessionarie nordestine, che, come primo passo, hanno proposto la costituzione di un tavolo tecnico per formulare proposte concrete da sostenere congiuntamente ai tavoli UE, ministeriali e di Aiscat (Associazione Italiana Società Concessionarie Autostrade e Trafori). E’ emerso infatti con chiarezza che, a parte la possibilità di sperimentare il Veneto alcune soluzioni, le tematiche sollevate sono tutte di carattere nazionale od europeo. Un accordo tra categoria e concessionarie ad esempio potrebbe portare ad un documento comune da proporre ai candidati al Parlamento Europeo in occasione delle prossime lezioni europee.