Teatro Filarmonico di Verona, al via la Stagione lirica con la Lucia di Lammermoor

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Fondazione arena verona Prove Lucia di Lammermoor DiFelice-Sim-Pretti fotoENNEVI 398 1L’opera di Donizetti inaugura nel tradizionale giorno di Santa Lucia il cartellone della Fondazione Arena di Verona con l’allestimento del Teatro Bellini di Catania

La Stagione Opera e Balletto 2014-’15 al Teatro Filarmonico di Verona inaugura nel giorno di Santa Lucia, sabato 13 dicembre 2014 alle ore 18.00, portando in scena uno dei titoli più conosciuti e rappresentati di Gaetano Donizetti: Lucia di Lammermoor.

Il celebre titolo del compositore bergamasco è proposto nell’allestimento del Teatro Massimo Bellini di Catania, con la regia di Guglielmo Ferro, le scene di Stefano Pace, i costumi di Françoise Raybaud, le luci di Bruno Ciulli, video maker Massimiliano Pace. Alla guida dell’Orchestra areniana il Fabrizio Maria Carminati, esperto interprete donizettiano, già apprezzato anche lo scorso anno sul podio del Filarmonico per I Capuleti e i Montecchi di Bellini. Repliche: martedì 16 dicembre ore 19.00, giovedì 18 dicembre ore 20.30 e domenica 21 dicembre ore 15.30.

Fondazione arena verona Fabrizio Maria Carminati direttore orchestra fotoENNEVI 029 1Lucia di Lammermoor è considerata l’opera emblema del romanticismo italiano. La Prima assoluta va in scena il 26 settembre 1835 al Real Teatro di San Carlo, a Napoli, conseguendo uno straordinario successo e una ininterrotta fortuna, tanto che l’opera non uscirà mai dal repertorio lirico. Il compositore, infatti, successivamente alla prima napoletana scrive al suo editore Ricordi che «Lucia di Lammermoor andò, e permetti che amichevolmente mi vergogni e ti dica la verità. Ha piaciuto e piaciuto assai. Per molte volte fui chiamato fuori e ben molte anche i cantanti. Ogni pezzo fu ascoltato con religioso silenzio e da spontanei evviva festeggiato». Da quella data, il dramma tragico in due parti e tre atti di Donizetti entra subito nell’immaginario romantico, con la “scena della pazzia” che forse ne è il momento più rappresentativo, non solo nel panorama del melodramma romantico, ma in tutto il teatro musicale e, ancora più in generale, per la cultura moderna.

La vicenda prende spunto da The Bride of Lammermoor di Sir Walter Scott, da cui il librettista Salvatore Cammarano trae i tradizionali numeri operistici semplificando i personaggi e sistemando la trama, per renderla più concisa ed efficace a rappresentare quell’«amor violento» senza il quale i soggetti, secondo Donizetti, sono freddi e che ben si addice al contesto scenico e musicale dell’opera romantica in stile gotico.

Lucia di Lammermoor ha quindi rivoluzionato il gusto dello spettatore ottocentesco e ne ha turbato l’animo, con il suo finale tragico per nulla scontato, con la scena conclusiva affidata al tenore e non alla primadonna ed il suicidio di lui in bellavista. Proprio questo senso di sfida e di rottura trasmesso dall’opera nel momento della sua prima messa in scena viene affidato oggi, per stupire ancora, al regista Guglielmo Ferro.

Ferro intende riportare l’azione ed i personaggi del dramma alla “crudezza tempestosa del primo romanticismo”, fondendo ambientazione antica e suggestioni moderne, grazie alle scene proiettate di Stefano Pace che contribuiscono a conferire alla produzione “quell’atmosfera romantica puramente scottiana scelta dal regista come chiave di lettura anche filologica”. Il tutto esaltato dalle luci di Bruno Ciulli e dai costumi di Françoise Raybaud, “severi ed adatti al clima di Sturm und Drang evocato dalla messa in scena” (Natalia Di Bartolo, Teatro.it).

Il cast è guidato da Fabrizio Maria Carminati, che con Lucia di Lammermoor inaugurò nei primi anni Novanta la sua brillante carriera di direttore d’orchestra, e vede alternarsi nei panni della protagonista Irina Lungu (13, 18/12), che proprio al Filarmonico debutterà il ruolo, e Maria Grazia Schiavo (16, 21/12); in Sir Edgardo di Ravenswood Piero Pretti (13, 18, 21/12), al suo debutto con Fondazione Arena, e Alessandro Scotto Di Luzio (16/12); Marco Di Felice vestirà i panni di Lord Enrico Ashton, mentre Insung Sim (13, 21/12) e Seung Pil Choi (16, 18/12) si cambieranno in quelli di Raimondo Bidebent; come Lord Arturo Buclaw si alterneranno Alessandro Scotto Di Luzio (13, 18, 21/12) e Francesco Pittari (16/12), impegnato anche nel ruolo di Normanno; infine il personaggio di Alisa sarà interpretato da Elisa Balbo. Completa il Coro dell’Arena di Verona preparato dal M° Salvo Sgrò.