Nasce “Coin du Roi”, la sfida giovane per proporre l’opera ad un ampio pubblico

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Serse locandina
Serse locandinaIniziativa di tre giovani imprenditori non ancora trentenni

L’associazione Coin du Roi si presentata presso la sala Cavallerizza del Teatro Litta di Milano, nel cuore settecentesco della città. Sono gli stessi fondatori, tutti giovani non ancora trentenni, a presentare la loro proposta culturale e imprenditoriale. Arricchiti dalle esperienze fatte nelle maggiori istituzioni musicali d’Europa, il presidente Alberto Luchetti, il direttore musicale Christian Frattima e il direttore artistico Valentino Klose espongono il loro desiderio di reagire all’odierna crisi economica e culturale italiana creando qualcosa di innovativo in patria.

Così nasce un’intera, nuova stagione dedicata al teatro d’opera del Settecento, che assolve ad una triplice funzione: valorizzare un repertorio in Italia poco eseguito ma di grande successo oltralpe; riattivare gli splendidi teatri sociali e di corte ritenuti inadatti ai costi elevati dell’opera; dimostrare che il mecenatismo privato può sopperire all’intervento pubblico.

«Coin du Roi è la prima società d’opera privata d’Italia, almeno da duecento anni a questa parte. Il nostro è infatti un modello storicamente efficace, quello dei palchettisti, che riproponiamo oggi sotto forma associativa per dar vita ad un nuovo tipo di mecenatismo culturale» spiega il direttore musicale Christian Frattima.

La scelta di Milano nell’anno di EXPO come centro dell’iniziativa non è casuale. Come non lo è la scelta del Teatro Litta, il più antico della città nonché spazio “intimo” ideale per un coinvolgimento attivo e totale dello spettatore. Le repliche andranno poi in scena al Teatro Goldoni di Venezia e al Teatro di Chiasso (per impegno del sovrintendente Armando Calvia).

“Coin du Roi” è un progetto unico in Italia e detiene già una serie di primati, tra cui la prima compagnia d’opera interamente privata dedicata al repertorio del ’700, in grado di produrre opere integrali (scene e organico completi) e a proporre opera con strumenti interamente filologici e una fruizione operistica attiva, com’era nel ’700.

La prima stagione di Coin du Roi si articola lungo tre nuove produzioni: il 28 maggio (2 giugno al “Goldoni” di Venezia) torna dopo 12 anni in Italia (e oltre 60 a Milano!) Serse, capolavoro di Händel per la regia di Valentino Klose e le eccellenti voci internazionali di Vilija Mikštaitė, Jud Perry e Viktorija Bakan. Il 17 ottobre debutta quindi un raro ma prezioso titolo di Mozart, Il re pastore, regia di Alessio Pizzech e cast di specialisti (Maria Laura Martorana, Philip Mathmann, Elina Shimkus) che mostreranno il rapporto del giovane compositore salisburghese con la tradizione operistica del Settecento. Chiude la stagione a dicembre il celebre dittico pergolesiano La serva padrona / Livietta e Tracollo, riproposto dal regista Olivier Lexa e dal duo formato dalla giovane Aurora Tirotta e dal veterano Carmine Monaco.