Regione Veneto, il dibattito consiliare per l’insediamento della nuova Giunta Zaia

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Moretti: «l’opposizione non erigerà muri». Berlato: «non criminalizzare la caccia». Berti: «politica per il bene dei cittadini non per la casta». Barison: «lealtà alla giunta e alla maggioranza»

 

COnsiglio regionale veneto palazzo ferro fini esternoDopo l’intervento del presidente della Giunta regionale Luca Zaia, nel corso del quale ha annunciato i nomi dei nuovi assessori con le relative materie di competenza e fatto una sintesi delle oltre 180 pagine del suo programma, il presidente del Consiglio Roberto Ciambetti ha dato la parola all’aula. E’ intervenuta per prima Alessandra Moretti (PD), sottolineando che in un momento come questo siano necessari meno muri e più coraggio. «Occorrono a questo Veneto – ha precisato – capacità di movimento delle persone e delle idee, capacità di infrastrutture per la sanità e per il sapere, la lungimiranza di investire sulle idee».

Sul ruolo che il Pd intende esercitare in Regione, Moretti ha chiarito che «non saranno eretti muri; troverete un ponte nell’opposizione se oltre alle parole di circostanza sarete capaci come maggioranza di percorrere con coraggio le traiettorie politiche che possono portare ad un nuovo sviluppo». «Noi non scommetteremo sul vostro fallimento – ha concluso Moretti, rivolta a Zaia -, ma sul progresso di tutto il Veneto: saremo un’opposizione severa, ma costruttiva, capace di prendere su di sé la propria parte di responsabilità nelle scelte».

Sergio Berlato (Fratelli d’Italia), intervenendo a nome degli oltre 10.000 cacciatori che lo hanno eletto, ha detto che è ora di finirla di criminalizzare alcune persone solo perché praticano un’attività non condivisa da altri. Berlato ha poi sottolineato l’esigenza di proseguire, in questa legislatura, nel lavoro di “pulizia” della macchina regionale iniziato con lo scandalo del Mose e di procedere con un’analisi dei “project financing”, verificando se sono ancora utili per la collettività o solo atti a garantire gli interessi di pochi. Berlato ha quindi assicurato la propria lealtà alla Giunta e alla maggioranza se questa sarà rispettosa del programma annunciato.

«Siamo arrivati in Consiglio – ha esordito l’esponente dei 5 Stelle, Jacopo Berti – e siamo cittadini vicini ai cittadini e ai loro problemi. Siamo contro la casta che salva la casta. Se sarà necessario – ha poi sottolineato – trasformeremo quest’aula in un bunker, nessun problema, siamo pronti al nostro Vietnam». Berti ha poi ribadito la contrarietà del suo gruppo ai “project financing”, «uno scempio – ha sottolineato – che ha prodotto solo danni. Siamo contro la corruzione per cui bene un’agenzia che la contrasti e verifichi come viene speso ogni euro pubblico. Ho sentito parlare di consumo del territorio zero, – ha poi proseguito – per noi è un mantra e se questo è il vero obiettivo della maggioranza e del Consiglio, sono convinto che faremo un grande lavoro». Berti ha poi ricordato l’impegno di 5 Stelle per quanto riguarda il reddito di cittadinanza, uno strumento necessario per ridare dignità alle 120.000 famiglie venete che vivono al di sotto della soglia di povertà. «Siamo qui – ha concluso – per essere avversari e non nemici, per confrontarci con le regole del dibattito democratico e per realizzare accordi programmatici, anche se su alcuni temi non accetteremo compromessi».

Per Forza Italia è intervenuto Massimiliano Barison, che, ribadendo la lealtà del suo gruppo alla Giunta e alla maggioranza, ha però sottolineato la volontà di non essere spettatori, ma da subito protagonisti. L’esponente di Fi ha quindi annunciato i tre temi prioritari per il suo gruppo, ovvero lavoro, sociale e sicurezza. A nome della lista Zaia Presidente è intervenuta Silvia Rizzotto, ricordando che il programma di governo di questa X legislatura è frutto del contributo del territorio e «noi – ha precisato – ci impegneremo per realizzarlo nell’interesse dei Veneti». Pietro Dalla Libera (Veneto Civico), dopo aver esortato l’aula a lavorare in modo costruttivo nell’interesse dei cittadini, ha sottolineato alcune tematiche del programma del Presidente Zaia su cui sarà necessario il massimo impegno: il rilancio economico e del lavoro, un ulteriore taglio dei costi della politica, la riduzione della tassazione, la sicurezza dei cittadini e del territorio.

Per Giovanna Negro (Veneto del Fare) prioritari sono i temi del sociale, a cominciare dai costi delle paritarie e degli asili nido, cui va data la certezza dei contributi, della gestione delle case Ater, prevedendo periodici controlli sul mantenimento dei requisiti degli assegnatari e modificando i criteri di assegnazione a vantaggio non delle famiglie numerose, ma di quelle in difficoltà economica. Un contributo serio e costruttivo per il bene dei veneti lo ha assicurato a nome della Lista Tosi, Stefano Casali. «Non bisogna perdere tempo e risorse – ha poi sottolineato – per inutili referendum, ma concentriamoci sul tema del federalismo e impegniamo le risorse previste per sostenere la nostra economia. Ci saremo sui temi dei costi della politica, del turismo, del manifatturiero e della legalità. Per quanto riguarda le scuole paritarie ci dobbiamo impegnare per trovare le giuste risorse, anche chiedendole al Governo e impedire che gli istituti e molte famiglie vivano nell’ansia».

Ha chiuso gli interventi Nicola Finco della lista Zaia Presidente, che ha sottolineato come nei prossimi cinque anni si dovranno affrontare sfide importanti, alle quali si potranno dare risposte con un lavoro di squadra. «La politica è dignità e siamo tutti orgogliosi di rappresentare il popolo veneto, C’è l’esigenza di collaborare senza strumentalizzazioni sui temi del sociale, del lavoro». Rivolgendosi poi ai consiglieri 5 Stelle, li ha esortati a non considerarsi gli unici censori e a non porsi da subito sulle barricate. «Sono stato eletto come voi – ha poi sottolineato Finco – e mi ritengo onesto quanto voi e quanto tutti i 51 consiglieri di quest’aula. Ben venga la voglia di collaborare, ma, lasciate fuori della porta l’arroganza. Abbiamo – ha poi concluso – la grande responsabilità di portare il Veneto fuori da questa crisi».