Alle radici dello stile classico con Ottavio Dantone

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Haydn Dantone 2016
Fra i massimi specialisti italiani del repertorio sei e settecentesco l’artista sarà nuovamente alla guida dell’Orchestra Haydn stasera a Trento e domani a Ortisei con un programma che accosta pagine di Sammartini, Haydn, C.P.E. Bach e Beethoven

Haydn Dantone 2016Reduce dal successo di questi scorsi giorni alla Scala di Milano, Ottavio Dantone, uno dei massimi esperti del repertorio sei-settecentesco, torna sul podio della Haydn per dirigere un programma sinfonico che accosta ad Joseph Haydn autori che, in diversa maniera lo influenzarono, come Giovanni Battista Sammartini e Carl Philipp Emanuel Bach o che egli stesso influenzò, come Ludwig van Beethoven. Appuntamenti questa sera a Trento (Auditorium, ore 20.30) e domani, 28 gennaio, a Ortisei (Centro Culturale “L.  Trenker”, ore 20.30).

La locandina è costruita attorno alla Sinfonia n. 81 in sol maggiore di Joseph Haydn, che appartiene al cosiddetto periodo Sturm und Drang. Sui leggii dei professori dell’Orchestra Haydn vi sarà  anche la Sinfonia in sol maggiore di Giovanni Battista Sammartini, compositore che, a oltre due secoli di distanza dalla sua morte, è ancora quasi sconosciuto al grande pubblico. Nato nel 1700, trascorse tutta la vita a Milano, dove si impose come uno dei fondatori del genere della Sinfonia. Sammartini fu membro dell’Accademia dei Trasformati, come Verri, Beccaria e Parini, di cui era amico: secondo Carlo Antonio Vianello ai suoi tempi venne chiamato «il Dio della musica» e riconosciuto come il più grande musicista lombardo della sua epoca.

Il programma proseguirà con la Sinfonia in re maggiore di Carl Philipp Emanuel Bach (secondo figlio maschio di Johann Sebastian), che lo stesso Dantone ha definito come una pagina “improntata allo sperimentalismo, piena di contrasti, di vere follie ritmiche e armoniche”.

In chiusura la Prima Sinfonia di Ludwig van Beethoven, che il celebre direttore affronterà per la prima volta dal podio: un’opera che – come scrisse Hector Berlioz – “per la forma, per lo stile melodico, per la sobrietà armonica e la strumentazione, si distingue completamente dalle altre composizioni di Beethoven che l’hanno seguita. Scrivendola, l’autore è rimasto evidentemente sotto l’impero delle idee di Mozart, ch’egli ha qualche volta ingrandito, e dovunque ingegnosamente imitato”.

Nato a Cerignola (FG) nel 1960, Ottavio Dantone si è diplomato in organo e in clavicembalo presso il Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano. Nel 1985 ha ottenuto il premio di basso continuo al Concorso di Parigi e nel 1986 è stato premiato al Concorso di Bruges, primo italiano ad aver ottenuto tali riconoscimenti a livello internazionale in ambito clavicembalistico. Dal 1996 è il direttore musicale dell’Accademia Bizantina di Ravenna, orchestra da camera con la quale collabora già dal 1989. Negli ultimi anni ha gradualmente affiancato alla sua attività di solista e leader di gruppi da camera quella di direttore d’orchestra, estendendo il suo repertorio al periodo classico e romantico.

Ha effettuato tournées in tutta Europa, oltre che in Giappone, Israele, Messico e negli Stati Uniti, apparendo, con l’Accademia Bizantina e con altre orchestre, al Concertgebouw di Amsterdam, ad Anversa, al Konzerthaus e alla Philharmonie di Berlino, alla Société Philharmonique di Bruxelles, a Colonia, Dortmund, Dresda, Firenze, Halle, Istanbul e Lione, al Barbican Center di Londra, a Madrid, a Milano (Teatro alla Scala), al festival di Montreux-Vevey, al Metropolitan Museum di New York, alla Cité de la Musique e al Théâtre des Champs-Elysées di Parigi, a Parma, Ravenna e Roma (con l’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia), a Salisburgo, a San Francisco (con la Philharmonia Baroque Orchestra), al festival dello Schleswig-Holstein, all’Accademia Chigiana di Siena, all’Auditorium del Lingotto di Torino, a Valencia, a Venezia (con l’Orchestra del Teatro La Fenice) e al Konzerthaus di Vienna. Molte sono le sue registrazioni televisive e radiofoniche in Italia e all’estero, nonché quelle discografiche, effettuate sia come solista, sia in veste di concertatore, più volte premiate dalla critica internazionale. Dal 2003 incide per l’etichetta inglese Decca e per l’etichetta francese Naïve.