Assemblea Assonave, radiografia settore cantieristica navale

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cantiere navale rossetti
Fincantieri traina. Nel 2016 crolla Asia . Cresce il settore crocieristico, mentre cala l’offshore

 

cantiere navale rossettiGrande calo per l’offshore ma forte espansione per il settore crocieristico (con il record di 19 nuove unità ordinate, e un portafoglio ordini di 47 grandi navi). E’ il quadro della cantieristica italiana 2015, che ha registrato una domanda di 41 milioni di Tslc (Tonnellate stazza lorda compensata), in calo del 10%, delinato dall’Assemblea Associati e Aggregati di Assonave (industria navalmeccanica italiana).

Nel 2015 è cresciuto anche il comparto militare (96 ordini per 29,6 miliardi di euro; +74%); controverso quello yacht. Nella prima metà 2016 avvio fiacco per navi mercantili, con nuovi ordini per soli 6,8 milioni di tslc, ma nel settore cruise si registrano 14 ulteriori nuovi ordini; se poi il comparto offshore è azzerato, quello yacht è in graduale ripresa. Soddisfacenti gli ordinativi militari ma la cantieristica Asia in nuovi ordini scende da 87 a 68%; impennata della domanda navi da crociera che porta la cantieristica europea al 24% (7%) grazie anche a Fincantieri che raggiunge un carico di lavoro record: 21,8 miliardi di euro, per oltre 5 anni di lavoro. Fincantieri ha un portafoglio ordini cruise di 21 unità e consegne fino al 2022, mentre nel mercato militare il portafoglio ordini, grazie alle 9 unità italiane della “legge navale” ed alla commessa di 7 unità (4 Corvette, 2 OPV,1 LPD) in Qatar, arriva a 43 unità, con consegne fino al 2026. Cina e Corea restano i primi due Paesi al mondo per portafoglio ordini di navi mercantili, l’Europa è terza.

A fronte del consolidamento industriale nello nella cantieristica navale, per Assonave è «ineluttabile e positivo» che la rappresentanza associativa inizi un processo di aggregazione, e chiede al Governo un analogo processo di aggregazione nella «governance istituzionale» dell’economia marittima, oggi frammentata tra numerosi ministeri e fra diverse realtà territoriali dell’apparato pubblico: un Segretariato del mare, con un responsabile politico autorevole. Per Assonave è favorevole la razionalizzazione avviata da Governo e Cassa Depositi e Prestiti, delle offerte delle agenzie per credito all’export, anche per la cantieristica e c’è apprezzamento per «gli sforzi del Governo a supporto degli investimenti dei costruttori navali», soprattutto per il programma “Industria 4.0”.

L’assemblea ha confermato presidente Vincenzo Petrone per il triennio 2016-2018, il quale ha sottolineato che «l’Italia, per mantenere le leadership mondiali nella costruzione di navi da crociera e di yacht e per continuare a giocare un ruolo di prim’ordine nel comparto militare, deve investire sempre di più in innovazione e nuove tecnologie». Petrone ha annunciato che Assonave mirerà a «facilitare il rientro in Confindustria di Nautica Italiana e delle importanti aziende che di questa fanno parte» contribuendo anche «alla nascita di una rappresentanza di settore, inizialmente con la stessa Assonave, Confitarma e Ucina, per poi aggregare altri soggetti fino alla creazione di una “Federazione di Settore” unitaria».