Gread Elettronica, inaugurata la nuova sede hi-tech a Rovereto

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Investiti nello stabilimento oltre 7,7 milioni di euro grazie al supporto di Provincia e Trentino Sviluppo. Nello stabilimento si producono sistemi elettronici per svariati utilizzi, dall’automazione dei cancelli al controllo di led e automobili

 

gread elettronica nuova sede roveretoHa messo in vetrina, all’ingresso della fabbrica, quello che le altre aziende nascondono: il cervello tecnologico, i server. Un andirivieni intermittente di spie blu che scandiscono le pulsazioni del vero e proprio cuore dell’impresa. Si presenta così la nuova sede di Gread Elettronica a Rovereto, inaugurata alla presenza del vicepresidente della Provincia autonoma di Trento, Alessandro Olivi, del vicepresidente nazionale di Confindustria con delega alla Politica Industriale, Giulio Pedrollo e del presidente di Trentino Sviluppo, Flavio Tosi.

Un nuovo stabilimento di 5.500 metri quadrati di superficie per il quale l’azienda ha investito oltre 6,5 milioni di euro nell’ immobile e 1,2 milioni di euro in attrezzature tecnologiche. Con il supporto della Provincia di Trento che, tramite Trentino Sviluppo, nel dicembre 2013 ha parzialmente finanziato l’operazione con un leasing immobiliare di 5,8 milioni di euro. Soddisfatto l’amministratore delegato Luciano Ercolani che ricorda l’avvio dell’attività a metà degli anni Ottanta dentro il BIC di Rovereto: «senza quel passo fondamentale ed il sostegno di Trentino Sviluppo oggi Gread non sarebbe arrivata a questo punto». Ottimi i fondamentali economici, con un fatturato che a fine 2016 sfiorerà i 19 milioni di euro, 10% in più sull’anno precedente ed un incremento del 30% rispetto a cinque anni fa. Anche il numero di dipendenti è cresciuto, dai 77 occupati del 2012 agli 88 attuali.

«Si è avverato un sogno – ha sottolineato con un pizzico di commozione Luciano Ercolani, amministratore delegato di Gread – andando oltre quanto avevamo immaginato. Grazie a Trentino Sviluppo, il cui apporto è stato fondamentale per darci la tranquillità necessaria per investire e per continuare a crescere un passo dopo l’altro. Grazie a tutti i collaboratori che con le loro competenze ed abilità rappresentano il vero patrimonio di questa azienda».

«Un progetto straordinario – ha commentato il vicepresidente della Provincia autonoma di Trento – modello virtuoso di incontro tra l’insostituibile ruolo dell’imprenditore e delle politiche pubbliche che si rivelano strumenti efficaci in grado di far lievitare gli investimenti privati, creando occupazione qualificata ed indotto economico sul territorio».

«La parabola ideale di un’azienda – osserva Flavio Tosi, presidente di Trentino Sviluppo – che nasce in un garage, muove i primi passi dentro l’incubatore d’impresa, cresce a tal punto da aver bisogno di una sede più ampia, esce dal BIC ma può ancora contare sul supporto delle politiche pubbliche che rendono possibile anche questo ulteriore investimento».

«Non c’è dubbio – ha ribadito Giulio Pedrollo, vicepresidente nazionale di Confindustria con delega alle politiche industriali e membro della Cabina di regia istituita dal Governo nell’ambito del Piano Industria 4.0 – che il concetto di fabbrica intelligente è la medicina in grado di risollevare le sorti della manifattura italiana, rilanciando il “Made in Italy” nel mondo. Come? Restituendo produttività alle nostre fabbriche, facendole lavorare in rete, creando connessioni ad ogni livello con il mondo della formazione, tutelando il nostro prodotto da contraffazioni, contrastando la corruzione, ridando a velocità a questo Paese».Gread inaugurazione ercolani olivi pedrollo tosi

Una parabola significativa, quella di Gread, nata nel 1985 dall’iniziativa di otto ex dipendenti Grundig a seguito della chiusura dell’attività della filiale italiana del colosso tedesco dell’elettronica. La nuova sede Gread nel cuore della zona industriale di Rovereto è stata realizzata in 24 mesi di lavori, 22 ditte impegnate (il 60% delle quali trentine) ed un investimento complessivo che alla fine supera i 7,7 milioni di euro. I 5.500 metri quadri complessivi ospitano uffici amministrativi e dedicati alle vendite, un laboratorio di progettazione elettronica e sviluppo firmware, un punto vendita servizi informatici, i reparti di sviluppo software, produzione assemblaggio schede, una linea automatica di montaggio componenti e gli spazi dedicati al ristoro degli operari e persino una palestra per il tempo libero del personale occupato.

Le linee di montaggio di componenti elettronici, saldatura, collaudo e ispezione ottica sono di ultima generazione. Nei nuovi spazi Gread progetta e sviluppa prodotti per diverse tipologie di applicazioni: dalle schede di potenza agli inverter, schede di comunicazione wireless, alimentatori, schede per led, domotica, termoregolazioni, water meter, controllo cannoni neve, schede controllo digitale per alternatori, etc.

Due le divisioni in cui si articola Gread, che lavorano principalmente su commessa, con prodotti quindi “sartoriali” e ad elevato valore aggiunto. La Divisione elettronica si occupa della progettazione e produzione di apparecchiature elettroniche e schede per l’automazione industriale mentre alla Divisione informatica afferiscono la commercializzazione, installazione e assistenza tecnica di prodotti informatici hardware e software, l’installazione reti e lo sviluppo software di gestione aziendale, sistemi di videosorveglianza.

Il 4% circa del fatturato viene ogni anno reinvestito da Gread nelle attività di ricerca e sviluppo, alle quali sono destinati 7 tecnici dedicati e che attualmente riguardano i settori delle trasmissioni dati radio, inverter per applicazioni nel campo delle energie alternative, sistemi per l’illuminazione a led e apparecchiature per la gestione di macchine per l’innevamento artificiale.

L’attuale compagine sociale di Gread Elettronica è guidata dai due soci attivi in azienda, Luciano Ercolani, presidente e amministratore delegato, ed Andrea Toss, responsabile del reparto ricerca e sviluppo, che assieme detengono il 54% del capitale sociale. Il 40% del capitale di Gread è stato acquisito (nel 2011) dalla Pedrollo Spa, importante gruppo industriale di Verona (160 milioni di fatturato, 460 dipendenti) con sede a San Bonifacio e che opera nel settore delle elettropompe. Operazione finalizzata non tanto alla necessità finanziaria quanto alla logica di entrare a far parte di un gruppo che potesse garantire solidità nell’affrontare le tematiche di un mercato in continua evoluzione.

Cresce a ritmo costante l’attività di Gread, come dimostra la progressione del fatturato: 14,5 milioni di euro nel 2012, 14,7 milioni nel 2013, 16 milioni nel 2014, 17,7 milioni nel 2015 fino ad arrivare ai 19 milioni attesi per fine anno.

L’organico della società è aumentato negli ultimi sei anni da 70 dipendenti nel 2010, a 77 nel 2012 fino agli attuali 88 occupati nello stabilimento di Rovereto, prevalentemente dipendenti con diploma o laurea e con una significativa presenza femminile (50% dell’occupazione totale).

Significativa, la vicenda di Gread, lo è anche rispetto al tema della parziale delocalizzazione in un stabilimento produttivo all’estero. Agli 88 dipendenti occupati a Rovereto, infatti, si aggiungono le 120 persone che lavorano presso la partecipata rumena Ergad Technology, costituita nel 2001 nella cittadina di Arad, nella regione della Crisana, nell’ovest della Romania, può contare su uno stabilimento produttivo di 5 mila metri quadrati, anch’esso recentemente ampliato, dove si assemblano schede elettroniche e si effettuano prevalentemente lavorazioni per conto di Gread. In questa regione, a partire dai primi anni Duemila, si erano insediate parecchie industrie italiane del tessile e delle scarpe, successivamente la trasformazione industriale si è indirizzata verso la meccanica, l’elettronica, l’automotive, i cablaggi ed il settore del bianco. «La Romania, con il suo basso costo del lavoro e la sua maggiore flessibilità, ci permette di mantenere e far crescere anche le nostre attività in Italia. Senza Arad non saremmo in grado di essere competitivi e non esisterebbe l’azienda di Rovereto», chiosa Luciano Ercolani.