Chamber Music di Trieste: presentata la Stagione dei concerti 2017

0
395
Slowind big colour 2
15 grandi appuntamenti al Teatro Verdi per un viaggio nella musica da camera italiane e internazionale

 

Slowind big colour 2Quindici grandi concerti per scandire la Stagione cameristica 2017 dell’Associazione Chamber Music: dal 30 gennaio al 18 dicembre, al Teatro Verdi di Treste nella Sala Ridotto “Victor De Sabata”, appuntamento con i migliori musicisti della cameristica italiana e internazionale.

Una vocazione che sarà sottolineata, nel settembre 2017, dall’appuntamento con la XVIII edizione del Premio Trio di Trieste, il Concorso internazionale annoverato fra i pochissimi imperdibili “must” in tutto il mondo per gli ensemble in carriera e per i teatri di circuitazione, che a Trieste guardano come a una preziosa fucina cameristica, erede della indimenticata tradizione e cifra stilistica del suo grande “Trio”. L’edizione 2017 vedrà come nume tutelare il grande violinista Salvatore Accardo e sarà dedicata quest’anno in particolare all’esecuzione da parte dei Trii e dei Quartetti con pianoforte ed archi.  Il concerto per il pubblico è già in agenda lunedì 11 settembre 2017.

Diretta come sempre dalla musicologa e pianista Fedra Florit, promossa da Chamber Music in sinergia con la regione Friuli Venezia Giulia e il comune di Trieste, la Stagione cameristica 2017 di Chamber Music propone “Un viaggio armonico” attraverso il suo formidabile cartellone: «a connotare – spiega il direttore artistico Fedra Florit – la ricerca  di una forma ampia di armonia, in senso lato: tra artisti e pubblico, tra musiche scelte, paesi di provenienza e comunicazione attraverso il suono, tra lezione musicale e divertissement. Perfette, per la Musica da camera e per i pianisti solisti da conoscere assieme, la dimensione e l’acustica del Ridotto del Teatro Verdi, scelto in modo da apprezzare da vicino l’atmosfera coinvolgente dei nostri concerti, programmati quest’anno con l’usuale attenzione verso i musicisti emergenti e con una visione che esprime la terra di provenienza dei musicisti e dei compositori coinvolti. Puntiamo su programmi musicali tematici e di notevole comunicativa, su concertisti scelti con cura e quindi su interpreti in grado di farci vibrare, sognare e respirare, col caldo fraseggio e la sontuosa esaltazione della bellezza in Musica».  

A siglare l’inaugurazione stagionale, lunedì 30 gennaio alle 20.30, sarà il musicalissimo Slowind di Lubiana per un programma raffinato e trasparente, da Mozart a Ligeti, tutto incentrato su musiche per quintetto a fiati, con al centro una nuova partitura di Nina Šenk “Silhouettes and Shadows” in prima esecuzione assoluta. Slowind è un Ensemble di riferimento nel panorama internazionale, un quintetto stabile di “all stars” composto dalle prime parti della Filarmonica di Lubiana. 

Si prosegue lunedì 13 febbraio con un grande repertorio affidato al Duo Miriam Prandi – Alexander Romanovsky, due artisti in notevole ascesa: una italianissima violoncellista, allieva di Antonio Meneses e Natalia Gutman, e un pianista russo vincitore del prestigioso Concorso “Busoni” di Bolzano. Eseguiranno pagine romantiche di Schumann, Mendelssohn e Chopin. 

Lunedì 6 marzo si aprirà una sequenza di concerti legata alla “musica popolare” che in questa Stagione sarà percorsa con diverse formazioni cameristiche. Il canto finissimo del Quartetto Guadagnini, eccellente giovane quartetto d’archi italiano in grande ascesa, indagherà il rapporto tra Brahms e Dvořák con un’incursione legata alle contaminazioni fra Dvořák e le atmosfere americane. 

Lunedì 13 marzo altri archi con pianoforte per un trio tedesco giovane e vivace, il Trio Gaspard, impegnato in una serata titolata “Compositori classici, temi popolari”, la prima di tre appuntamenti consecutivi per formazioni diverse. In questo caso pagine frizzanti di Haydn, Martin e Dvořák, mentre lunedì 27 marzo sarà l’espressiva voce di Alda Caiello, una delle maggiori interpreti nel panorama europeo per versatilità, raffinatezza e capacità interpretativa, a dialogare con il pianoforte creativo di Maria Grazia Bellocchio, tra ‘900 e contemporaneità su musiche di Ravel, Stravinsky, de Falla e poi vari musicisti italiani tra cui Berio, Bussotti, Ambrosini, Gorli e Gaslini. Lunedì 10 aprile il terzo focus sui temi popolari è affidato allo Josef Suk Piano Quartet di Praga, vincitore “Premio Trio di Trieste” 2013, per disegnare magistralmente un quadro boemo vivido, con partiture di Suk, Schulhoff e Dvořák. 

Lunedì 24 aprile riflettori su un trio di artisti noti e celebrati: tre solisti e prime parti dell’Orchestra dell’Accademia di S. Cecilia di Roma, il flautista Andrea Oliva, il violinista Carlo Maria Parazzoli e il violista Luca Sanzò, impegnati in un piacevole programma di “Serenate in Trio” incentrato su Max Reger e Ludwig van Beethoven. Evento catalizzatore della Stagione 2016 sarà, lunedì 22 maggio nella Sala Tripcovich, il concerto del Sestetto d’Archi composto da prime parti soliste dei Wiener e dei Berliner, lo Streichsextett Wien-Berlin, di estrazione austriaca e tedesca. Sei cameristi raffinati che a Trieste proporranno “Sestetti amorosi”, con pagine dedicate di Richard Strauss, Johannes Brahms e Arnold Schoenberg.  

Conclusa la Stagione cameristica di primavera, nel mese di settembre si riparte con la XVIII edizione del Premio Trio di Trieste e con il concerto legato alla prova finale e votazione live di lunedì 11 settembre. E da lunedì 25 settembre si riparte nel segno del pianoforte per la 16^ edizione del Festival pianistico “Giovani interpreti & grandi Maestri”. In questo caso sarà ben definito il tema del “viaggio armonico”. Innanzitutto con due appuntamenti legati alla musica ungherese di ieri e di oggi, affidati a pianisti di riferimento per il ricco palmarès e l’altro profilo didattico del loro pianismo: lunedì 25 settembre Emanuele Arciuli  ci accompagnerà in un emozionante recital attraverso pagine di Liszt, Kurtág e Bartók, mentre lunedì 16 ottobre Giovanni Bellucci si dedicherà alle trascrizioni di Franz Liszt sulle arie d’opera italiana. Lunedì 2 ottobre ecco la Germania del giovanissimo Filippo Gorini, vincitore del Concorso Internazionale Beethoven di Bonn, con due Sonate di Beethoven e alcune Fantasie di Schumann e Brahms, repertorio congeniale al giovane artista così legato alle partiture più importanti della letteratura pianistica. Il focus sulla letteratura musicale polacca sarà invece affidato, lunedì 9 ottobre, alla nota pianista Anna Kravtchenko, impegnata a Trieste nell’esecuzione integrale dei Notturni di Chopin secondo la successione molto interessante del bulgaro Alexis Weissenberg che, evitando l’ordine cronologico, ne ha illuminato il link armonico e musicale. A suggello delll’edizione 2017 del Festival ecco, lunedì 23 ottobre, una performance d’eccezione che attraversa tre Paesi per descrivere l’Evoluzione del Concerto pianistico, tra Salieri, Mozart e Beethoven, capisaldi del repertorio. Protagonisti saranno il grande pianista Benedetto Lupo, solista accanto all’Orchestra da Camera di Mantova.orch camera mantova