Unrae ecco la radiografia del mercato auto in Italia nel 2016

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Book UNRAE 2016
Il comparto ha generato un fatturato complessivo di 37,6 miliardi di euro con un gettito fiscale di 6,7 miliardi di euro

Book UNRAE 2016Pubblicato il “Book delle Statistiche 2016” dell’UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere, che riporta l’analisi del mercato italiano dell’anno appena trascorso relativamente ai settori delle autovetture, dei veicoli commerciali, dei veicoli industriali, degli autobus e dei rimorchi e semirimorchi, comparti rappresentati dall’UNRAE.

«L’anno 2016 ha visto l’accelerazione delle dinamiche di crescita per tutti i settori automotive – afferma Massimo Nordio, presidente dell’UNRAE – e molti di questi hanno beneficiato di interventi di natura fiscale che hanno velocizzato il rinnovo di parchi circolanti ancora molto anziani. Per l’anno che si è appena aperto – prosegue Nordio – il rinnovo dei benefici all’acquisto di beni strumentali, quali Legge Sabatini e Superammortamento, in un contesto economico non dissimile da quello del 2016, potranno alimentare una crescita che sarà comunque dimezzata rispetto all’anno precedente, intorno al 7%, con 1.955.000 vetture complessivamente immatricolate».

Anche il mercato dei veicoli commerciali e dei veicoli industriali potrà proseguire nel trend di incremento, seppur in deciso ridimensionamento, con i primi al +5,3% con 210.000 immatricolazioni e i veicoli industriali a 24.500 unità (+5,2%), in vista anche dell’anticipazione degli acquisti sul 2016. Gli autobus dovrebbero segnare un incremento del 15% a 3.350 unità. 

«Nessun miglioramento di rilievo, invece, circa la vetustà del nostro parco circolante – sottolinea Nordio – la cui età media dovrebbe mantenersi per le autovetture superiore ai 10 anni, con un parco complessivo che – secondo le nostre stime – dovrebbe attestarsi a fine anno sui 36,4 milioni di vetture». Di queste, ben il 23,2% appartengono alle classi più inquinanti Euro 0, 1 e 2, mentre la fascia più numerosa riguarda le Euro 4 (32,6%) seguita dalle recenti Euro 5 (20,0%).

Il fatturato del settore auto nel 2016 è cresciuto di quasi il 20%, raggiungendo i 37,3 miliardi di euro. In aumento, parallelamente, il gettito IVA per le casse dello Stato, pari a 6,7 miliardi di euro ed il prezzo medio ponderato delle vetture immatricolate, che sfiora i 20.500 euro. In aumento il giro d’affari di tutti i canali di vendita, con quello delle società che, con 7,8 miliardi di euro, supera il fatturato delle immatricolazioni a noleggio (7,4 miliardi); i privati contribuiscono al fatturato complessivo con oltre 22 miliardi di euro. Sempre in ambito fiscale, l’Italia rimane il paese con la fiscalità peggiore sull’auto, specie quella aziendale.

Il comparto delle auto nuove ha trainato il mercato del credito al consumo con finanziamenti finalizzati per l’acquisto di autovetture, che hanno segnato un +22,5% nei primi 9 mesi 2016. Nello stesso periodo il 75% degli acquisti di auto è stato finanziato con il credito al consumo. 

Oltre a tutte le analisi approfondite contenute nella pubblicazione relative alla struttura del mercato (canali di vendita, alimentazioni, segmenti, carrozzerie, distribuzione territoriale, ecc.), l’esame delle immatricolazioni per fasce di età indica che i giovani da 18 a 29 anni hanno mantenuto stabile la loro quota di mercato intorno all’8%. Perdono quasi 1 punto, invece, i giovani maturi (30-45 anni), cedendo quota alle fasce più senior di acquirenti (oltre 65 anni), che raggiungono il 17,3% del totale mercato. Tali acquirenti beneficiano di una maggiore stabilità e disponibilità economica e di una tendenza ad intestarsi le vetture dei più giovani per superare gli incrementi dei costi assicurativi. 

Ancora in calo le percorrenze medie, che dal 2000 al 2015 sono passate dai 24.500 km annui delle auto a gasolio (12.880 per le benzina) ai 18.300 km (9.800 per le benzina), con un calo del 28% per le Diesel e del 23,4% per le benzina.

Secondo le stime Unrae, il mercato delle auto usate segna nel 2016 un’ulteriore crescita pari al 4,2% a 4.860.000 trasferimenti di proprietà complessivi di autovetture. In particolare, le minivolture (i trasferimenti temporanei alle reti di vendita in attesa dell’intestazione al cliente finale) evidenziano l’incremento maggiore con un +8,2%, mentre i trasferimenti netti si sono incrementati di appena un 1%. Continua, comunque, a crescere l’età media delle vetture trasferite, che nel 2016 ha toccato i 9 anni.