Cro Aviano, effettuate oltre 35.000 tomoterapie in 10 anni

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tomoterapia paziente in macchina
Tecnologia per neoplasie toraciche, pediatriche e giovani 

tomoterapia paziente in macchinaA dieci anni dal suo primo utilizzo, la tomoterapia del Cro di Aviano, tra i primi istituti italiani ad adottarne l’utilizzo, ha raggiunto il traguardo dei 35.000 trattamenti (35.358 a fine 2016), con un trend di utilizzo in ascesa costante.

La tecnologia, osserva Giovanni Franchin, direttore facente funzioni di Oncologia radioterapica, «è l’ultima evoluzione della Imrt, la radioterapia ad intensità modulata, strumento dalle significative potenzialità perché permette di irradiare le neoplasie con una tecnica simile a quella utilizzata per eseguire una Tac spirale, utilizzando cioè piccoli fasci che ruotano intorno al paziente per 360 gradi rendendo il numero dei possibili angoli di irradiazione pressoché infinito e contribuendo, in ultima analisi, a conformare ancora meglio il trattamento radiante su volumi non solo complessi, ma anche di grosse dimensioni. I lavori prodotti e pubblicati dal nostro gruppo su neoplasie molto complesse – aggiunge – testimoniano l’efficacia della tomoterapia». 

Sono trattati con tomoterapia, sia con finalità terapeutiche che di ricerca, in particolare le neoplasie toraciche (soprattutto mesoteliomi), i tumori pediatrici e dei giovani adulti, le neoplasie cerebrali, del rinofaringe ed esofago e i sarcomi delle parti molli. La tomoterapia permette di controllare il paziente con scansioni Tac eseguite nel corso del trattamento e, quindi, di correggere in tempo reale eventuali mal-posizionamenti o modificazioni del volume tumorale durante la terapia. 

«Al CRO va ascritto il merito – sottolinea Paolo De Paoli, direttore scientifico – di aver percepito e riconosciuto le grandi potenzialità offerte dalla tomoterapia, resa disponibile per la cura dei pazienti del nostro territorio e dell’intero Sistema sanitario nazionale, offrendo non solo cure ottimali per i pazienti ma supportando anche la ricerca scientifica per contribuire alle conoscenze nel campo della lotta ai tumori».