“Far volare gli ITI”: il progetto di Confindustria Emilia per il miglioramento delle strutture scolastiche ad indirizzo tecnico scientifico

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Far Volare gli ITI
Vacchi: «Confindustria integrerà i contributi delle singole aziende, raddoppiandoli, fino ad un tetto di 200.000 euro»

Far Volare gli ITIIl recupero di un’immagine positiva dei percorsi di istruzione tecnica passa anche attraverso un’azione di miglioramento degli ambienti scolastici. A tal fine, nell’ambito del progetto di valorizzazione della cultura tecnica e d’impresa Scuola e territorio “Istruzione tecnica: la scelta che rifarei”, lanciato lo scorso anno d’intesa con l’Ufficio Scolastico Regionale, Confindustria Emilia e le imprese associate s’impegnano assieme alle scuole in progetti di ristrutturazione per rendere gli edifici sicuri, funzionali e dotati di laboratori e materiali adeguati.

È il piano “Far volare gli ITI” che prevede che i progetti definiti e proposti dai 12 Istituti tecnici dei territori di Bologna, Ferrara e Modena coinvolti (“Aldini Valeriani Sirani” e “Belluzzi Fioravanti” di Bologna, “Giordano Bruno” di Budrio, “Bassi-Burgatti” di Cento, “Copernico-Carpeggiani” di Ferrara, “Alberghetti” di Imola, “Ferrari” di Maranello, “Fermi e Corni” di Modena, “Montessori-Da Vinci” di Porretta Terme, “Volta” di Sassuolo e “Levi” di Vignola) vengano finanziati, attraverso attività di fundraising e micro-funding, dalle aziende associate.

Il progetto è stato presentato da Alberto Vacchi, presidente di Confindustria Emilia Area Centro, Stefano Versari, direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale Emilia-Romagna, Valter Caiumi, vicepresidente di Confindustria Emilia Area Centro, Riccardo Maiarelli, vicepresidente di Confindustria Emilia Area Centro e Tiziana Ferrari, direttore generale di Confindustria Emilia Area Centro.

Le aziende che verseranno un contributo per la realizzazione dei progetti delle scuole potranno godere di importanti benefici fiscali sotto forma di credito d’imposta pari al 65% per le erogazioni effettuate nel 2017 e del 50% per quelle disposte nel 2018 e l’azione prevede che, a dicembre, Confindustria Emilia integri l’ammontare dei contributi raccolti dalle imprese raddoppiando le risorse fino ad un tetto massimo di 200.000 euro. L’avvio dei progetti è previsto invece per febbraio 2018.

L’azione nasce dalla convinzione che inserire gli studenti in ambienti confortevoli, accoglienti e forniti di strumentazioni tecnologicamente avanzate sia importante per dare una immagine positiva agli Istituti tecnici industriali, ma anche dal punto di vista di una corretta educazione alla cittadinanza e del coinvolgimento dei giovani, affinché sviluppino un senso di appartenenza verso la scuola da cui nascerà il rispetto nei confronti dell’ambiente in cui sono inseriti.