Cassa di Risparmio di Bolzano: nel primo semestre 2014 perdite per 58,5 milioni di euro

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gerhard-brandstaetter 1Il rosso per una decisione del nuovo consiglio d’amministrazione di fare pulizia nel bilancio

Semestrale con il rosso per la Cassa di Risparmio di Bolzano a causa della decisione del nuovo consiglio di amministrazione presieduto da Gerhard Brandstaetter e dal suo vice Carlo Costa con il direttore Peter Schedl di fare pulizia nel bilancio dell’istituto creditizio altoatesino.

«Nell’autunno di quest’anno presenteremo un nuovo piano strategico, effettueremo un’importante riorganizzazione interna ed avvieremo un rafforzamento del capitale» tra i 100 e i 150 milioni di euro hanno dichiarato Brandstaetter e il suo vice Costa, dopo l’approvazione da parte del consiglio del bilancio semestrale al 30 giugno 2014 che evidenzia una perdita di 58,5 milioni di euro. L’aumento di capitale avverrà a due anni dal precedente di 100 milioni, con l’obiettivo di tornare al nero nel bilancio 2015, anche perché quest’anno agli azionisti non sarà erogato alcun dividendo. La banca, che conta su 140 filiali sparsi in 12 province dell’Italia settentrionale intende comunque continuare a sostenere il credito alle imprese e alle famiglie.

L’istituto di credito ha risentito, come le altre banche, della crisi e, in modo particolare, ha sofferto il portafoglio crediti. Il nuovo vertice ha dovuto effettuare, dopo un esame dell’intero portafoglio crediti, ulteriori consistenti rettifiche di valore a copertura di rischi di perdite su crediti. stato deciso un aumento degli indici di copertura. A seguito di questi accantonamenti straordinari a copertura dei rischi, le rettifiche di valore del primo semestre hanno raggiunto i 124,4 milioni di euro, con negative ripercussioni sul bilancio semestrale 2014. Buono il risultato di gestione: il margine di contribuzione lordo sale a 120,4 milioni di euro (+1,7% rispetto al 30.06.2013), malgrado le contrazione sul margine d’interesse. Anche il risultato operativo si conferma in crescita, attestandosi a 42 milioni di euro (+1,6% rispetto al 30 giugno 2013).

Per effetto di una programmata riduzione di raccolta istituzionale la raccolta complessiva con 9,8 miliardi di euro si attesta a livelli leggermente inferiori rispetto a quelli dell’anno precedente (10,3 miliardi di euro). Lo sviluppo degli impieghi ha evidenziato un risultato soddisfacente con la concessione di nuovi crediti per quasi 400 milioni.