Paolo Baratta succede a sé stesso alla guida della Biennale di Venezia

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Paolo Baratta
Paolo Baratta

Paolo BarattaIl nuovo ministro Ornaghi fa piazza pulita del tentativo di Galan di imporre Malgara al vertice dell’istituzione veneziana

Alla fine, dopo un lungo tira e molla, spesso andato oltre le righe, il tentativo dell’ex Ministro alla cultura, Giancarlo Galan, di piazzare al vertice della Biennale di Venezia un proprio uomo come Giulio Malgara è finito nel nulla: all’uscente Paolo Baratta succede lo stesso Baratta, con la soddisfazione di tutti, ad iniziare dal centro sinistra veneziano e nazionale che sulla figura di Baratta aveva fatto una accesa battaglia.

Il nuovo ministro alla cultura Ornaghi ha fatto piazza pulita, preferendo la continuità. Alla nomina si sono subito levati commenti di soddisfazione da parte del presidente della Giunta regionale veneta, Luca Zaia: “apprendo con viva soddisfazione della nomina di Paolo Baratta a presidente della Biennale. Posso dire che si tratta della persona più indicata a raccogliere la sfida che egli stesso ha lanciato all’indomani del termine del suo precedente mandato: una Biennale sempre più chiamata all’internazionalizzazione e con sempre maggiore convincimento radicata a Venezia e nel Veneto. Una Biennale con i conti in ordine e con un appeal culturale di primo livello”. Zaia apre una linea di credito nei confronti di Baratta: “voglio ribadire pubblicamente al presidente Baratta la disponibilità della Regione e la mia personale a una collaborazione fattiva che sia in grado di aiutarlo nel difficile compito che gli è stato assegnato”.