Federalismo differenziato, Zaia presenta lo studio

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veneto Luca Zaia e Luca Antonini riordino assetto istituzionale 1
veneto Luca Zaia e Luca Antonini riordino assetto istituzionale 1Zaia: “il lavoro realizzato dal gruppo coordinato dal prof. Antolini funge da apripista per superare il centralismo dello Stato”

Fare una rivoluzione semplicemente attuando quanto prevedevano i nostri padri costituenti: quella grande riforma che il nostro Paese attende da sempre e che si chiama federalismo è possibile realizzarla evitando di rincorrere utopie e utilizzando con concretezza le potenzialità che offre la Costituzione italiana, rimaste sino a oggi colpevolmente inespresse. Con questa convinzione il Governatore veneto, Luca Zaia, ha presentato gli esiti del lavoro svolto dal Gruppo sul “federalismo a geometria variabile”, guidato dal professor Luca Antonini, costituito dalla Giunta regionale nel 2010, uno dei primi atti dopo il suo insediamento.

La definizione “federalismo a geometria variabile”, non di immediata comprensione, riassume invece un principio di assoluta chiarezza ed elementarietà: se l’Italia, come è ormai ampiamente dimostrato dai fatti, viaggia a due velocità, è inutile, oltre che dannoso, incaponirsi sulla logica dell’uniformità tra regioni che sono evidentemente diverse per efficienza e virtuosità, limitando così le possibilità di sviluppo a danno di tutti. Molto più corretto e vantaggioso è puntare a un federalismo differenziato, trasformando il dualismo Nord/Sud in una opportunità, attribuendo nuove funzioni legislative e amministrative, fino ad oggi esercitate dallo Stato, a quelle regioni che sono già pronte a governare bene le proprie risorse e a superare strutture e controlli centralisti caratterizzati da una insopportabile burocrazia,

Come questo possa avvenire lo ha spiegato Antonini: attraverso tre nuovi disegni di legge da presentare a livello nazionale. Il primo, in attuazione dell’articolo 116 della Costituzione, attribuendo nuove competenze legislative esclusive e concorrenti per il Veneto; il secondo, regionalizzando numerose funzioni amministrative, come ad esempio le Soprintendenze, oggi svolte in Veneto da amministrazioni statali, come previsto dall’articolo 118; il terzo riguarda una proposta per far emergere forme di solidarietà occulta che ricadono sul sistema economico del Veneto e nel contempo rendere possibili forme di applicazione del principio di territorialità in materia previdenziale.

“Voglio ringraziare il prof. Antonini e tutti i componenti del gruppo – ha detto il presidente Zaia – per aver elaborato, in collaborazione con le direzioni regionali, delle proposte che hanno una grande valenza innovativa e fanno del Veneto la regione apripista su questo fronte di straordinaria importanza per il futuro del nostro Paese. La riforma che noi proponiamo, voglio sottolinearlo, è a costo invariato e anzi genera risorse che potranno opportunamente essere utilizzate nel nostro territorio, determinando la fine di un sistema che ingiustamente premia gli spreconi e deprime i virtuosi”.