Trento, il gettito della prima rata Imu a giungo è stato di 13 milioni di euro da parte di 51.000 contribuenti

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Alessandro Andreatta sindaco trento 1L’importo medio per la prima casa è 190 euro. Andreatta: “entro il 30 novembre valuteremo la possibilità di ridurre il prelievo, almeno per la prima casa”

Tredici milioni di euro: a tanto ammonta il gettito IMU incassato nel mese di giugno dal comune di Trento a titolo di acconto. Di questi, poco meno di un 1.100.000 euro per aree edificabili; 3.260.000 euro per abitazioni principali, pari al 25% del gettito complessivo per il Comune; il restante 66%, pari a 8.600.000 euro, da altri fabbricati. L’importo che va allo Stato ammonta complessivamente ad 9.430.000. I contribuenti che hanno versato l’imposta sono stati 51.000; il dato relativo ai mancati pagamenti andrà ricostruito sulla base dell’attività di controllo, ma è senz’altro possibile affermare che la percentuale di evasione rimane su valori fisiologici, compresi fra il 3 e il 5%.

Il numero di contribuenti che ha versato per abitazione principale è stato di circa 34.300 unità e, dunque, il versamento medio per abitazione principale è stato di 95 euro (sarà, quindi, di 190 euro su base annua). È di 6.900. euro l’ammontare delle detrazioni per abitazione principale (al netto, oltre tutto, dell’ulteriore detrazione per figli fino a 26 anni): è agevole vedere come l’imposta lorda per abitazione principale abbia pesato per meno della metà in termini di imposta netta sui contribuenti. Tentando una proiezione su base annuale, è possibile stimare che l’impatto complessivo dell’IMU sul contribuente medio (comprendendo sia la quota dello Stato, sia la quota comunale e sommando abitazioni principali, aree edificabili e altri fabbricati anche per usi economici) sia di poco inferiore ai 900 euro. Il dato medio sovrastima l’impatto sulle famiglie e sottostima quello sugli usi economici dei beni assoggettati ad imposta.

In attesa di verificare e di confermare questo dato sulla base della seconda rata di acconto del mese di settembre per abitazioni principali e, soprattutto, di una più dettagliata analisi, è già possibile rilevare che questo importo – che dovrebbe portare ad un gettito complessivo su base annua compreso fra i 26 ed i 26.5 milioni di euro – è superiore alle stime iscritte a bilancio in base all’accordo tra Provincia di Trento e Consiglio delle autonomie, al quale il comune di Trento ha aderito, pari a 23.5 milioni di euro, e permetterà di non aumentare le aliquote 2012, salvo azioni di segno diverso da parte dello Stato, il quale tuttavia – alla luce del gettito di giugno, che ha confermato le previsioni iniziali – non intende appesantire ulteriormente la pressione sui contribuenti.

Sulla base di quanto deciso al punto 8 del dispositivo della deliberazione del Consiglio comunale n. 16 del 15 febbraio scorso, che adottava il regolamento IMU e ne fissava le aliquote, la giunta comunale provvederà entro il 30 novembre a verificare la composizione degli effettivi introiti “al fine di valutare la possibilità di diminuire le aliquote per il 2013. Una situazione affatto non scontata, che si dovrà confrontare con l’andamento della finanza pubblica nei prossimi mesi” ha commentato il sindaco Alessandro Andreatta.