“Festival Triveneto del baccalà verso Expo 2015”

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festival del baccalà 02 1Ventisette ristoratori in gara in dieci province del NordEst, con l’obiettivo di creare il futuro piatto della tradizione a base di baccalà, giudicato sia dal pubblico che da una Giuria tecnica stellata

La stagione fredda porta fermento nelle cucine del NordEst: dall’11 ottobre sino al 5 dicembre, ventisette tra i migliori ristoranti di Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige saranno in gara tra loro in occasione del “Festival Triveneto del baccalà verso Expo 2015” (www.festivaldelbaccala.it). Obiettivo della manifestazione, portare alla luce quello che potrebbe diventare il futuro piatto della tradizione a base di baccalà, pietanza tra le più amate nell’Italia nord-orientale da quasi seicento anni.

Innovare con creatività la tradizione. Ad organizzare la manifestazione, giunta alla terza edizione, è il Comitato Organizzatore del Festival Triveneto del baccalà verso Expo 2015 di cui fanno parte anche le Confraternite del baccalà alla vicentina, del mantecato veneziano, del baccalà alla cappuccina padovana e del baccalà dei frati di Rovereto che, in collaborazione con la Delegazione dell’Accademia Italiana della Cucina Eugania Basso Padovano e la società Tagliapietra e Figli srl, la più importante azienda importatrice di stoccafisso del Nord Italia, hanno voluto portare alla ribalta attraverso il Festival questo alimento ricco di valori nutrizionali, estremamente versatile in cucina. “Sono già 75 le ricette innovative a base di baccalà frutto delle invenzioni dei cuochi del Triveneto entrate nel palmares del Festival – spiega Ettore Bonalberti, accademico della Cucina Italiana, ideatore e presidente onorario della manifestazione – e molte altre arricchiranno il nostro ricettario da qui al 2015, anno in cui si terrà l’Expo di Milano, evento universale a cui guardiamo idealmente perché darà visibilità alla tradizione, alla creatività e all’innovazione nel settore dell’alimentazione”.

Al pubblico la prima sentenza, quella finale a una giuria stellata. Nei due mesi del Festival, ogni ristorante in gara proporrà una serata conviviale in cui si potrà degustare un menu con tre piatti – antipasto, primo e secondo – a base di merluzzo fresco, salato o essiccato, preparato in modo innovativo e con ingredienti del territorio. Primi giudici saranno i clienti, che sceglieranno la ricetta della serata a loro più gradita. Dopodiché, i ristoranti vincitori parteciperanno alla selezione provinciale, a cura del Comitato organizzatore del Festival, presieduto dall’accademico della cucina Italiana, Luca Padovani. Alla fine, rimarranno in gara 6 ricette, tre venete, due friulane ed una del Trentino, che rappresenteranno le diverse realtà territoriali al Galà interregionale che si terrà presso l’Antica Trattoria Ballotta di Torreglia (Pd) il 5 dicembre p.v.. In questa serata finale, le ricette saranno valutate da una giuria tecnica composta da ristoratori stellati e coordinata da Franco Favaretto, chef patron del BaccalàDivino di Mestre (Ve). Al termine del Galà interregionale sarà premiata un’unica ricetta: il ristorante vincitore riceverà e conserverà per un anno il Trofeo Tagliapietra e il patron del ristorante potrà godere di un viaggio premio per due persone alle isole Lofoten in Norvegia, luogo in cui il nobiluomo e commerciante veneziano Pietro Querini naufragò nel 1432, ripartendone mesi dopo con la stiva colma di stoccafisso.