Imu, rateizzare il salto per le imprese alberghiere per diluire la stangata

0
544
gian ernesto zanin sezione terme e turismo confindustria pd 1
gian ernesto zanin sezione terme e turismo confindustria pd 1Appello del presidente della Sezione terme e turismo di Confindustria Padova in una lettera

ai sindaci dei sette Comuni a maggiore densità di imprese associate. Con le nuove aliquote gli alberghi dovranno sborsare 8,7 milioni di euro, +64,8% rispetto all’Ici.

Diluire la stangata dell’Imu sugli alberghi consentendo di rateizzare il saldo 2012, il cui pagamento è previsto entro il 17 dicembre. È la richiesta che Gian Ernesto Zanin, presidente della Sezione terme e turismo di Confindustria Padova ha affidato a una lettera indirizzata ai sindaci dei sette comuni padovani dove è concentrata la presenza delle imprese alberghiere associate.

Oltre al comune di Padova, sono le municipalità di Abano, Galzignano, Montegrotto, Campodarsego, Camposampiero, Cittadella. Un appello che giunge all’indomani del termine del 31 ottobre entro il quale i comuni dovevano deliberare i bilanci preventivi e le aliquote definitive ai fini dell’Imu dovuta nel 2012. Richiesta che, obbiettivamente, sarà difficile da vedere accolta, anche perché il Governo Monti di quei soldi ha dannato bisogno entro la fine dell’anno per evitare buchi nel bilancio dello Stato. E per le imprese del settore, già provate dalla crisi e dal calo delle presenze, specie straniere, si prospetta un problema di liquidità non di poco conto.

Per Zanin “l’Imu presenterà un conto salatissimo alle imprese turistico-alberghiere, già provate dalla situazione di precarietà e debolezza del mercato, con aumenti fino al 150% per singolo albergo. Per le strutture più grandi l’esborso passerà dai 50-60.000 euro della vecchia Ici a 100-110.000 euro. Una stangata su cui avevamo già espresso la nostra preoccupazione e che oggi possiamo misurare nel suo impatto reale”.

Secondo l’elaborazione dell’Ufficio studi di Confindustria Padova sui dati dell’Agenzia del Territorio, l’Imu 2012 costerà agli alberghi della provincia 8,7 milioni di euro, con un maggior esborso di 3,4 milioni rispetto alla vecchia Ici – che ne incassava 5,3 – e un aumento della tassazione del 64,8%. L’effetto sarà ancora più pesante nel Comune capoluogo, dove l’aliquota sugli immobili d’impresa è passata dal 9,6 al 10,2 per mille: l’Imu costerà agli alberghi 1,5 milioni di euro (rispetto agli 873.000 euro dell’Ici), con un aumento secco del 74,9%.

“Sono rincari che mettono le aziende in uno stato di apnea fiscale” dichiara Zanin. Da qui la richiesta ai sindaci di considerare la possibilità di rateizzare il saldo dell’Imu. “Tra Imu, tassa di soggiorno, addizionali Irpef, tassa asporto rifiuti, insegne, passi carrai, l’impatto delle imposte locali sulle imprese turistiche ha superato il livello di guardia – continua il presidente delle imprese turistiche di Confindustria Padova -. Pur comprendendo le ristrettezze di bilancio, avevamo chiesto alle amministrazioni comunali che venisse applicata l’aliquota più bassa, e in nessun caso sarà così. Chiediamo ora ai Sindaci la disponibilità concreta a venire incontro alle imprese per il pagamento del saldo. La rateizzazione potrebbe almeno diluire gli effetti del rincaro e consentire alle imprese di gestire in modo meno traumatico le tante scadenze tributarie a cui sono sottoposte nell’ultima parte dell’anno”.

 

tabella gettito imu alberghi 1