Coldiretti Rovigo contraria alla diffusione di impianti fotovoltaici sul suolo agricolo

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Fototeca UE campo fotovoltaico FV 2 1Giuriolo: “sul caso di Canaro, andremo fino in fondo”

Si allarga la consapevolezza di non sprecare prezioso territorio agricolo per l’installazione di impianti fotovoltaici a terra di grandi dimensioni, preferendo alla bisogna lo sfruttamento di altre superfici, ad iniziare dai tetti dei capannoni e degli edifici direzionali. In questo contesto s’inquadra la netta contrarietà di Coldiretti Rovigo al previsto grande impianto fotovoltaico da realizzare in campagna aperta in località Canaro: “su questa iniziativa, Coldiretti – dice il riconfermato presidente Mauro Giuriolo – andrà avanti fino a quando il giudice amministrativo si pronuncerà sul merito e, comunque, ci opporremo con forza e convinzione, a tutti i parchi fotovoltaici con pannelli su suolo agricolo che non siano connessi con l’attività agricola e che vadano a sottrarre indebitamente terreno fertile alla produzione di alimenti per persone ed animali”.

L’argomento è tornato in discussione tra gli agricoltori, a seguito di un avviso che la Regione Veneto ha inviato a molti proprietari di terreni di Fiesso e Pincara, in cui si annuncia l’esproprio per la costruzione di elettrodotti a servizio di due grandi parchi fotovoltaici, da realizzare in piena campagna, ancora in fase autorizzativa.

Coldiretti Rovigo Mauro Giuriolo presidente 1“Sul ricorso amministrativo di Coldiretti contro l’impianto di Canaro – precisa Giuriolo – si sono scritte delle inesattezze, poiché la sentenza non ha affatto dato torto a Coldiretti e, anzi, non è entrata nel merito della legittimità o meno del parco fotovoltaico. Semplicemente il Tar Veneto si è fermato su un cavillo tecnico, cioè che non c’era un interesse ad agire da parte nostra, dal momento che l’impianto era stato frazionato e la frazione oggetto del ricorso non era confinante con i terreni del nostro socio che era parte processuale insieme a noi. Ma appelleremo per tutti i gradi di giudizio che ci sono consentiti – dichiara il presidente – perché non deve passare il messaggio che i terreni agricoli possono essere oggetto di libera speculazione. In ogni caso è pendente un altro ricorso che ha per oggetto un’altra frazione dello stesso impianto e su questo il Tar dovrà scendere nel merito”.

Quanto ai due nuovi parchi fotovoltaici, di tre e quattro megawatt, che dovrebbero essere realizzati al centro di un’area di elevato interesse agricolo tra Pincara e Fiesso, il presidente di Coldiretti non ha esitazioni: “stiamo già preparando le contromosse – dichiara Giuriolo – a tutela dei terreni, dei loro proprietari e del paesaggio rurale. Intanto non si può fare a meno di sottolineare le contraddizioni di una Regione Veneto, la cui Giunta con l’assessore Massimo Giorgetti in testa, esulta il 29 ottobre 2012 per aver adottato una delibera che inserisce le “aree ad elevata utilizzazione agricola” tra quelle vietate agli impianti solari fotovoltaici a terra; e l’11 dicembre 2012, praticamente alla vigilia delle feste, gli uffici della Direzione urbanistica e paesaggio della stessa Regione Veneto, avvisano degli ignari agricoltori che saranno espropriati per far correre i tralicci elettrici di due campi fotovoltaici a terra, in piena campagna, che, fra l’altro, non sono ancora stati autorizzati”. In Regione, la mano destra sa quello che fa quella sinistra?