Trentino, l’industria diventa sempre meno importante nel panorama produttivo locale

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IndustrieDanaArco 1Secondo la periodica rilevazione della Camera di commercio, l’economia locale prosegue il suo cammino verso la terziarizzazione

La Camera di commercio di Trento, nella sua periodica indagine sull’economia trentina, ha effettuato un’analisi delle tendenze in atto, da cui emerge il fatto che l’industria diventa sempre più una componente meno importante nel panorama economico provinciale.

Dalla ricerca “L’industria in provincia di Trento” emerge come anche in Trentino si registra un processo di sempre più spinta terziarizzazione che, sia pure con intensità e tempistiche diverse, sta interessando tutte le economie avanzate. I dati più recenti mostrano che in Provincia l’industria ha una percentuale di occupati pari al 28% del totale e una quota del valore aggiunto industriale sul totale pari al 25%, valori che si collocano al di sotto della media nazionale. Oltre alla terziarizzazione dell’economia è rilevabile anche un processo di terziarizzazione della stessa industria; rispetto alla mera fabbricazione di prodotti, acquistano cioè sempre maggiore importanza all’interno delle imprese le attività d’innovazione di processo e di prodotto, la ricerca, il marketing e l’internazionalizzazione.

operai catena montaggioNonostante le recenti crisi economiche abbiano causato effetti negativi non trascurabili nel settore industriale, in termini di diminuzione della numerosità delle imprese e degli addetti, il settore ha sostanzialmente retto anche in virtù di specifici interventi pubblici di sostegno alla domanda, specie nel comparto delle costruzioni. Va tuttavia precisato che la situazione oggetto di rilevazione si riferisce al 2011 e quindi non emergono ancora gli effetti della nuova fase recessiva, che risulta marcata specie nel settore edile.

Il settore secondario è interessato anche da una serie di trasformazioni qualitative. In particolare, si è assistito nel corso del tempo a un progressivo arricchimento della dotazione di capitale umano delle imprese: è aumentata la proporzione di addetti in possesso di un diploma di scuola media superiore e parallelamente di coloro che sono in possesso di un diploma di laurea. Al tempo stesso, si è assistito a un graduale aumento della presenza femminile nelle imprese (+37% rispetto al 1989), in concomitanza con una crescita dell’incidenza della manodopera tecnica e impiegatizia.

Dall’indagine emerge inoltre una diminuzione dell’attrattività del Trentino per quanto riguarda il settore manifatturiero, testimoniata da un calo d’incidenza sul nostro territorio delle imprese a capitale straniero e multinazionale. Si tratta però di un fattore che ha carattere generale e che accomuna tutte le economie avanzate, anche se una delle cause potrebbe essere quella dell’arretratezza della dotazione infrastrutturale di cui gode il Trento, specie in aree come l’Alto Garda che risulta penalizzato dai difficili collegamenti con l’asta ferroviaria e autostradale del Brennero, senza trascurare inadeguatezza dei collegamenti verso l’area veneta e quella bresciana.