Trasporto ferroviario in Veneto: l’abolizione delle coincidenze fa infuriare i pendolari

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linea ferroviaria Adriatica
treno ferrovia tedesca New Coradia Continental from Alstom 1Chisso: “entro giugno tutto tornerà a posto”. Intanto è positivo il primo bilancio della Deutsche Bahn nel NordEst

Il servizio ferroviario in Veneto non smette di stupire per la pessima qualità del servizio, specie quello reso ai pendolari. Come se non bastassero i viaggi stipati nei vagoni all’inverosimile, spesso in spazi luridi e frequentemente con i servizi igienici non funzionanti, ora ci si mette pure l’abolizione di tutte le coincidenze. Se fino a pochi giorni fa era prassi invalsa l’attendere l’arrivo del convoglio “coincidente” prima di fare partire un’altra corsa, ora non è più così e all’ora data il treno parte, anche se mezzo vuoto in quanto i passeggeri interessati alla corsa non sono riusciti a prenderla per colpa del ritardo anche di solo qualche minuto da parte del convoglio precedente. Mentre tra ferrovieri (disponibili ad una gestione più elastica del servizio) e le Ferrovie (“sono anni che le coincidenze non vengono più rispettate”) è in pieno atto lo scaricabarile, prende posizione l’assessore regionale ai trasporti Renato Chisso, secondo il quale “la beffa delle coincidenze ferroviarie deve finire”.

Chisso chiede ai passeggeri ed in particolare ai pendolari un supplemento di pazienza, almeno fino al prossimo mese di giugno: “sono convinto che da giugno avremo concreti segnali di recupero di una situazione che si sta facendo davvero pesante perché con il prossimo aggiustamento estivo dell’orario entreranno in vigore i primi nuovi orari ferroviari cadenzati, studiati sulla base delle esigenze dei flussi di traffico reale. Insomma per la prima volta, gli orari dei treni non risponderanno a problematiche di funzionamento interno aziendale, con periodici aggiustamenti dell’esistente, ma saranno completamente ricalibrati sulla domanda reale anche grazie all’entrata in servizio di due nuovi convogli ‘Vivalto’ cui se ne aggiungeranno altri, tra nuovi e ristrutturati, per un totale di 22 convogli regionali aggiuntivi entro il 2014”.

Questa è la premessa e a questo risponde la conclusione del lavoro svolto da un gruppo tecnico misto Regione – Trenitalia – sottolinea ancora l’assessore – anche se qualche cambiamento apportato dall’azienda nazionale con l’ultimo orario ferroviario invernale sembra una presa in giro rispetto alle richieste dei viaggiatori. E’ il caso del treno 6438 che percorre la tratta Chioggia – Rovigo al mattino presto. Questo convoglio aveva un ritardo di qualche minuto, 3 o 4 per la precisione, e l’arrivo a Rovigo rendeva estremamente problematica la coincidenza con il treno regionale 2227 della tratta Venezia – Bologna in direzione Ferrara, la cui partenza era a cinque minuti dal previsto arrivo del treno da Chioggia. Sistemi Territoriali ha quindi deciso di anticipare il 6438, aumentando nel contempo la composizione del treno così da rispondere alle segnalate questioni di sovraffollamento: dal 9 dicembre scorso l’orario di arrivo a Rovigo è stato spostato alle 7,49: cinque minuti prima dell’orario precedente. Questa innovazione ha funzionato benissimo per qualche giorno, cioè fino all’entrata in vigore del nuovo orario di Trenitalia, che ha anch’essa anticipato alla stessa ora, cioè alle 7,49, la partenza del 2227 da Rovigo, vanificando la novità apportata dalla società regionale.

“Sono proprio disavventure come questa che vogliamo evitare con l’orario cadenzato, e sono convinto – conclude Chisso” – che le elimineremo, grazie anche all’entrata in servizio di nuovi convogli, ma contraddizioni come questa devono sparire”.

Mentre il servizio ferroviario reso da Trenitalia fa discutere, viceversa quello svolto in concorrenza da Deutsche Bahn cresce tra la soddisfazione dei viaggiatori, grazie a tariffe concorrenziali e, soprattutto, puntualità e pulizia dei convogli. Quello che per le ferrovie italiane sembra l’eccezione, per il gestore tedesco è la normalità, tanto che il 2012, primo anno di esercizio completo, i passeggeri sono cresciuti del 24% come conferma l’amministratore delegato della filiale italiana di DB con sede a Verona, Marco Kampp, che non ha nascosto l’obiettivo di presentare un’offerta alla regione del Veneto per partecipare al servizio di trasporto locale nel 2014, quando scadrà il contratto in essere con Trenitalia.