Il credito in tempi di crisi: convegno di Confindustria Udine

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fvg sistema credito 1Esaminate le prospettive per le aziende

“Nei primi anni del ’900, l’economista austriaco Schumpeter diceva che ogni impresa che continui ad essere semplicemente gestita e amministrata, sia pure con la medesima competenza, se non si trasforma continuamente e non si adatta alle nuove situazioni, perde con il tempo qualsiasi significato e, alla fine, è destinata a scomparire. Oggi, più che mai, l’imprenditore ha l’obbligo di cambiare: nuovi mercati, nuovi prodotti, nuovi Paesi, nuove forme di finanziamento, nuove modalità di accesso al credito. Tutti questi cambiamenti, pur con le esigenze di rapidità che il contesto attuale richiede, necessitano però di un’attenta valutazione dei rischi ad essi connessi.

Ed è proprio sulla valutazione di questi rischi che si incentra il convegno odierno”. E’ quanto ha premesso il vice presidente di Confindustria Udine con delega a credito e finanza, Chiara Valduga, aprendo l’incontro, promosso dall’associazione in collaborazione con Scala & Mansutti Broker sul tema “Il sistema del credito in tempi di crisi: opportunità e prospettive per le aziende”.

Il perdurare della crisi economica finanziaria mondiale, la costante delocalizzazione di molte imprese produttive italiane e non, la globalizzazione dei sistemi finanziari pongono sempre più spesso l’imprenditore di fronte a nuove strade da intraprendere. La valutazione del cliente e della commessa richiede una perfetta conoscenza dei regolamenti nazionali ed internazionali, del rischio paese e degli strumenti normativi per il recupero di eventuali insolvenze.

“Le coperture assicurative – ha evidenziato, introducendo i lavori, Franco Scala, presidente di SMB Scala & Mansutti Borker – vanno pensate per tempo dalle aziende. Ci si dovrebbe rendere conto che è quanto mai vantaggioso mettere in pratica il proverbio ‘Aiutati che il ciel ti aiuta”. Non si dovrebbe mai far leva sul fatto che un evento non si è mai verificato prima di oggi. L’esperienza del terremoto in Emilia insegna molto: tante imprese, sprovviste di copertura assicurativa, si sono ritrovate in ginocchio con le fabbriche distrutte, il mercato fermo e l’abbandono dei clienti”.

All’incontro sono intervenuti in qualità di relatori Alessandra Stella, avvocato presso lo studio legale associato Cirio-Francescon-Stella, che ha parlato delle clausole contrattuali volte a prevenire l’inadempimento e degli strumenti processuali di recupero del credito europeo; Daniele Darsiè, director/structured trade & export finance di Unicredit spa, che si è soffermato sui prodotti della banca a sostegno delle aziende che esportano; Roberto Villa, direttore generale di Unia-Global srl, che ha analizzato la copertura dei rischi di commessa; Giovanni Mangano, amministratore delegato di Taghleef Industries spa, che ha focalizzato il suo intervento su come massimizzare i benefici dell’assicurazione del credito; Maria Teresa Bertoli di Interna Contract spa, che ha illustrato la gestione del rischio del credito in una piccola/media impresa ed, infine, Paolo Menegardi, manager settore financing & contracting di Danieli & c. spa, che ha concluso la serie delle relazioni puntando l’attenzione sulla copertura del rischio di produzione a tutela dell’esportatore e della filiera produttiva.