Guida ai rifugi del Trentino: nuova edizione a 17 anni dalla prima

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libro-guida-rifugi-del-trentino-ilnordestNumerose le evoluzioni: dalla migliore qualità delle strutture ricettive, al minore impatto ambientale alla presenza di internet in quasi tutte le “capanne”

A 17 anni dalla prima edizione, per i tipi di Edizioni Panorama esce la nuova versione de “Giuda ai rifugi del Trentino” curata da Marco Benedetti e da Riccardo Decarli. Un volume di formato agile e tascabile che racchiude un profilo di 83 rifugi alpini, 63 rifugi escursionistici, 41 bivacchi, oltre ad un buon numero di rifugi-albergo, capanne, malghe, ecc che all’occasione sono aperte e offrono servizi di ristoro ai visitatori delle montagne. Si tratta di strutture gestiti da privati, da associazioni o da amministrazioni pubbliche riuniti nell’Associazione gestori rifui del Trentino.

Nella terra che spazia dal Garda alle Dolomiti, i rifugi hanno storia antica: uno dei prmi ad essere realizzato, quando il Trentino era ancora terra dell’impero Austrungarico, è la Leipzig-Hutte al Mandron sull’Adamello eretto nel 1878. Nel tempo, la filosofia dei rifugi è drasticamente mutata: non più luoghi d’arrivo o d’emergenza, ma luoghi di partenza per escursioni in quota, o come sede di tappa per attraversamenti alpini. Quasi tutti ormai offrono un comfort di alto livello, con una cucina sempre più sofisticata. La modernità si nota anche nella presenza di quasi tutti i rifugi su internet, ciascuno con un proprio profilo e tutti collegati alla rete grazie agli impianti allestiti dalla provincia di Trento.

La consultazione della guida è agile, suddivisa per aree tematiche che rappresentano i diversi areali e caratteristiche dei rifugi, ciascuno con una dettagliata scheda e le modalità per raggiungerlo.